Il Nazionale

Cronaca | 07 ottobre 2020, 16:58

"Non veniamo nella vostra pizzeria perché siete gay": il medioevo piomba su un locale di via Nizza

E' il contenuto della lettera ricevuta dai due titolari della Pizzeria 150, Stefano e Gaetano, che hanno voluto affidare il proprio sfogo alle pagine di Facebook replicando al sedicente cliente deluso

"Non veniamo nella vostra pizzeria perché siete gay": il medioevo piomba su un locale di via Nizza

"Non veniamo nella vostra pizzeria perché siete gay". Sembra la trama di un film demenziale (di scarsissima qualità) degli anni Ottanta. E invece è la realtà. E' questo - in sintesi - il contenuto di una lettera che questa mattina hanno ricevuto per posta Stefano e Gaetano, titolari della Pizzeria 150 che si trova in via Nizza 29, a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova. All'interno del messaggio, anche allusioni all'Aids e alla salute dei clienti.

Un messaggio a dir poco grottesco, ovviamente scritto a macchina perché all'ampiezza di vedute l'autore abbina anche un'ottima dose di coraggio, che ha lasciato letteralmente sbigottiti i due ragazzi. E quando l'amarezza ha lasciato posto a un po' di lucidità, ecco che i social sono stati la piazza in cui denunciare un gesto così vile e retrogrado.

In particolare, la pagina Facebook della pizzeria, che di solito ospita interventi legati al menu, alle foto delle pizze e alle informazioni utili. "Un sedicente cliente di Milano ci informa che contrariato per la nostra decisione di non aprire la pizzeria momentaneamente al mattino ed avendo scoperto che (rullo di tamburi ) i proprietari della pizzeria hanno " il culo chiaccherato " quindi ovviamente malati, non verrà più a mangiare da noi né a pranzo ne cena", esordiscono.

"Ci siamo sforzati di trovare un nesso tra la mancata riapertura del negozio a pranzo e la nostra vita privata - aggiungono poche righe a seguire - dopo qualche ora siamo giunti alla conclusione che probabilmente avresti bisogno di uno psichiatra, fai tesoro dei consigli che ti diamo".

"In genere, abituati da sempre a vivere la nostra vita liberi e felici caro il nostro frustrato e probabilmente anche insignificante nella vita - sfogano la propria rabbia i due ragazzi -, abbiamo serie difficoltà a considerare le tue parole offensive, non ci hai messo neanche la faccia !!!! Ti nascondi dietro una letterina ina ina perché, mancando di palle, non sei in grado di sostenere ciò che pensi, già questo ci dice abbastanza di te". E ancora: "Mentre noi si vive felici e contenti tu spendi tempo per metterti li a scrivere a macchina, imbustare, uscire di casa fino alla posta, spendere dei soldi per un francobollo, per cosa poi? Davvero hai una vita così vuota tanto da utilizzare tempo prezioso dietro a "due culattoni" come hai precisato nella letterina ina ina , questo forse non denota un po' il famoso " vorrei ma non posso?".

E la cosa non sarà lasciata cadere, perché - come promettono Stefano e Gaetano - "quando sei circondato da persone che ti vogliono bene, basta fare le domande giuste alle persone giuste e si scoprono molte cose, arrivare a te sembra più facile del previsto, a presto".

Massimiliano Sciullo

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