Una gita di due giorni in Veneto di una comitiva di alpini, con un pulman da 54 posti, occupato "solo" da poco più di 20 persone.
Da qui parte il nuovo focolaio astigiano, una gita che ricorda tristemente quelladi Alassio di un gruppo di astigiani, che però ancora non sapeva di confrontarsi con il "mostro".
Tra i partecipanti alla gita degli alpini, un positivo al Covid che ha contagiato una buona parte dei partecipanti. In due giorni ad Asti i positivi sono aumentati di 16 unità (ieri 7, l'altro ieri 9), tutti riconducibili allo stesso viaggio.
Una persona si trova in rianimazione, ma sta meglio come ci conferma il commissario Asl, Giovanni Messori Ioli: "È molto migliorato e presto sarà spostato, ma non siamo ancora usciti dal Covid, è necessario continuare a mantenere alta l'attenzione e fare un uso corretto della mascherina e dell'igiene. Non ne siamo fuori".
Nel gruppo anche un'insegnante di sostegno della scuola Martiri di Asti, la cui classe è attualmente in quarantena. Tutte le altri classi e i docenti venuti a contatto con lei sono stati sottoposti a tampone e ci sarebbe un collega positivo al Covid.
Da oggi, in viale Pilone, il Comune di Asti ha messo a disposizione dell'Asl l'area dell'ex macello, per realizzare un percorso apposito per gli studenti che devono fare esami e tamponi. L'area saà gestita dalla Asl e sarà pronta a breve.
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