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Sport | 16 settembre 2020, 12:09

Dalle cantine di Langa al Parma Calcio: non si ferma lo shopping italiano del magnate Krause

Dopo aver messo le mani su due tra le più prestigiose aziende vinicole di casa nostra l’imprenditore Usa guarda al dorato mondo della Serie A. Domani il possibile closing per la proprietà del club ducale

Dalle cantine di Langa al Parma Calcio: non si ferma lo shopping italiano del magnate Krause

Pare destinato a proseguire nel dorato mondo del pallone lo shopping italiano di Kyle J. Krause, il magnate Usa già salito agli onori delle cronache di casa nostra per avere messo le mani a suon di milioni sulla proprietà di due tra le più note e apprezzate realtà vinicole di Langhe e Roero, oltre che su un complesso immobiliare prossimo ad arricchire la ricettività di lusso delle Colline Unesco.

Dopo aver acquisito le storiche cantine Enrico Serafino di Canale, rilevate dal Gruppo Campari nel 2015 per un controvalore di 6.1 milioni di euro, e dopo essersi assicurato la maggioranza societaria della Vietti di Castiglione Falletto, tra i più noti produttori di Barolo, lo scorso anno Krause annunciò un nuovo investimento milionario, questa volta rivolto al settore ricettivo, nelle forme dell’operazione destinata a risolvere l’annosa impasse legata al mancato completamento del resort di Belvedere Langhe "La Soprana".

Ora la notizia di un suo imminente ingresso nella proprietà del Parma Calcio 1913, nei giorni scorsi ventilata nientemeno che dal "Financial Times" e che trova conferme in queste ore negli insistenti resoconti della stampa sportiva nazionale e locale, secondo i quali l’imprenditore originario dello Iowa sarebbe da giorni nella città ducale accompagnato dal figlio Tanner per definire gli ultimi dettagli di un’operazione finalmente vicina al closing.

Erede di una catena di minimarket (la Kum and Go) con punti vendita in 11 stati americani, oltre 5mila dipendenti e un fatturato 2019 di 2.6 miliardi di dollari, Krause è oggi alla testa di un gruppo che vanta interessi in settori che vanno dal commercio, alla finanza e all’immobiliare.

Accreditato di un patrimonio personale pari a 3 miliardi di dollari, da alcuni anni è il proprietario della Des Moines Menace, squadra di calcio che disputa il campionato di seconda lega Usa, la nostra Serie B.

Ora si appresterebbe a rilevare un pacchetto azionario pari al 60% della società emiliana, ad oggi in mano per il 99% alla cordata di sette imprenditori (tra questi Guido Barilla e il presidente Pietro Pizzarotti) riuniti in Nuovo Inizio Srl, la società sotto le cui insegne il club è stato rifondato nel 2015.

Con un impegno stimato in circa 100 milioni di euro, Krause si assicurerebbe così il controllo di una realtà che ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2019, dopo la prima stagione al ritorno in Serie A, con un fatturato pari a 60,2 milioni di euro, con margine operativo lordo in sostanziale pareggio e una perdita prima delle tasse di 8,2 milioni, facendone in questo modo la quarta realtà della Serie A italiana a finire in mani Usa dopo Roma, Milan e Fiorentina.

Se son rose fioriranno a breve: le ultime indiscrezioni riferiscono infatti di un incontro decisivo in programma per domani, giovedì, in uno studio legale di Milano.

Ezio Massucco

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