Il Nazionale

Eventi e Turismo | 16 settembre 2020, 11:02

Appendino: "Dobbiamo portare la guida autonoma nei centri urbani, ma deve cambiare il codice della strada"

La sindaca di Torino partecipa all'edizione 2020 di VTM: "Da noi due progetti molto avanzati, ma bisogna cambiare il codice della strada". Gallina: "Qui il 40% dell'automotive italiano, dal Manufacturing a TNE una nuova spinta"

Appendino: "Dobbiamo portare la guida autonoma nei centri urbani, ma deve cambiare il codice della strada"

Nel 2018 fu un grande successo di pubblico e partecipanti, ma nessuno poteva immaginare - due anni dopo - il contesto in cui VTM (Vehicle & Transportation technology innovation meetings) sarebbe tornato a Torino con la sua nuova edizione. Il grande appuntamento dedicato all'auto e al suo futuro si trova di fronte a uno scenario stravolto, non solo rinnovato. E le sfide da raccogliere sono tante. Sfide in cui la città della Mole vuole giocare un ruolo di primo piano, anche (ma non solo) per la presenza di FCA. "Ci sono due test in corso in città, entrambi legati alla guida autonoma: ecco cosa pone Torino all'avanguardia se si ragiona di sfide della mobilità e dei trasporti del domani - dice la sindaca di Torino, Chiara Appendino -. Con il Covid questo cambiamento ha accelerato ancora di più, in una rivoluzione che però deve includere le persone, il sistema formativo e le filiere industriali". "Ma servono cambiamenti - aggiunge la prima cittadina -, a cominciare da un codice della strada che permetta la circolazione urbana della guida autonoma, così come servono infrastrutture materiali e immateriali e collaborazione tra pubblico e privato. Solo così i rischi si potranno trasformare in opportunità, come vedremo con l'area Tne dove imprese e formazione lavoreranno a stretto contatto".

Sul momento storico che si sta vivendo concorda anche la Camera di Commercio di Torino. "Prima della pandemia l'automotive era già di fronte a una grande trasformazione, tra elettrico, idrogeno e guida autonoma - dice Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino - e in un settore che in Piemonte vale per il 40% del fatturato italiano l'importanza strategica è evidente per il territorio. Da anni lavoriamo su progetti importanti a supporto delle filiere anche dell'auto, se non soprattutto. Proprio come il Manufacturing technology center a Mirafiori e la città dell'Aerospazio, dove la formazione e le competenze saranno al centro dell'attenzione".

"Celebriamo la capitale della mobilità a pochi giorni dal progetto all'avanguardia presentato da FCA - aggiunge Mauro Gola, presidente della Camera di Commercio di Cuneo - a dimostrazione di come sia l'impresa privata il vero motore dell'innovazione. Non bastano incentivi calati dall'alto. La vera sfida riparte da qui".

"Siamo a un grande appuntamento, il primo dopo il Covid anche se con le regole di distanziamento sociale, di cui siamo orgogliosi: sono 60 buyer, 140 pmi di cui oltre la metà sono piemontesi e speriamo che fin dalla prossima edizione si possa tornare alle normali modalità", ha detto Fabrizio Ricca, assessore regionale all'internazionalizzazione.

"Il mercato dell’automotive ha bisogno di trasformarsi. Customer centricity, digitalizzazione dei processi produttivi, il passaggio da trasporto a mobilità, fino ad arrivare al modello MaaS (Mobility as a Service), la necessità di nuove strutture e infrastrutture: sono tutte opportunità che il mondo automotive oggi deve poter rendere concrete - ha detto nel suo intervento alla tavola rotonda Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte -. Serve un approccio comune, un piano che unisca il mondo della produzione al sostegno alla visione strategica del pubblico, che deve saper indirizzare i prossimi investimenti su un settore così decisivo per il nostro Paese. Il Piemonte - che nel comparto esprime 19 miliardi di fatturato, con oltre 60.000 addetti - e l’Italia intera sono in grado di sostenere questo cambiamento".

Massimiliano Sciullo

Commenti