Il Nazionale

Cronaca | 16 settembre 2020, 09:25

Da Parigi a Venezia con cento ovuli di cocaina nello stomaco: la corsa finisce a Torino

Nei guai un 35enne di origine nigeriana che ha attirato le attenzioni dei cani antidroga della Guardia di Finanza

Da Parigi a Venezia con cento ovuli di cocaina nello stomaco: la corsa finisce a Torino

Viaggiava a bordo di un autobus, partito dalla Francia e diretto a Venezia, il trentacinquenne arrestato dalla Guardia di Finanza di Torino perché trovato in possesso di oltre cento ovuli di cocaina ed eroina. È quanto accaduto presso il terminal degli autobus di Corso Vittorio Emanuele II del capoluogo piemontese.

Le squadre cinofile del Gruppo Pronto Impiego Torino hanno controllato i passeggeri di una nota linea di autobus low cost provenienti dalla capitale transalpina. Nel corso dello sbarco dei viaggiatori un trentacinquenne di origini nigeriane ha attirato le attenzioni di Joy e Ebron, i cani antidroga delle Fiamme Gialle.


Ad un primo controllo sembrava tutto in ordine ma l’atteggiamento particolarmente nervoso dell’uomo ha indotto i Finanzieri ad approfondire il controllo, accompagnando il nigeriano presso l’ospedale Molinette di Torino.

I sospetti hanno trovato conferma poco dopo: la radiografia ha evidenziato la presenza nello stomaco di circa un centinaio di ovuli contenenti cocaina ed eroina purissima.

L’uomo è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di traffico di sostanze stupefacenti.  

Quello degli “ovulatori” è un fenomeno ormai diffuso da anni. Questi ovuli sono fatti di plastica e cera e vengono “ingoiati” dai corrieri della droga, nel tentativo di evitare i controlli di frontiera. Una volta a destinazione, con l’aiuto di lassativi vari, provvedono al recupero della merce. In questo modo grosse quantità di cocaina possono viaggiare anche di continente in continente. Può capitare però che questi ovuli, se non confezionati nel modo corretto, si aprano nello stomaco dei corrieri generando morte improvvisa.

redazione

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