Guardandoli qualcuno penserà alle costruzioni impossibili dell’incisore e grafico olandese Maurits Cornelis Escher, perché si rimane spiazzati dalla confusione visiva ma al tempo stesso si coglie il senso di armonia. Di “Città Rotanti” l’illustratrice torrese Alessandra “Cerotto” Parigi ormai ne ha disegnate tante: Luserna San Giovanni, Torre Pellice, Pinerolo, Barge, Torino, Amsterdam, ma ha composto anche mix di centri urbani diversi realizzati su commissione di innamorati che vivono lontano l’uno dall’altro o di italiani residenti all’estero e che vogliono vedere riunite in una le città con più alto valore affettivo. Il risultato è una composizione a 360° di edifici, monumenti, piazze, scorci paesaggistici, che si incastrano fino a formare quella che può sembrare un’isola con quattro piani visivi differenti.
«Una delle mie ultime “Città Rotanti” su commissione è un ibrido tra Torino e Liverpool – racconta Parigi –: le architetture di questi due centri urbani si fondono creando una nuova città, dove il fiume Po e il fiume Mersey scorrono nello stesso letto». Dal macro al micro: «Con la stessa tecnica posso rappresento anche case, appartamenti, giardini, stanze, roulotte e, perché no, anche casette per gli uccelli».
Ora per questi paesaggi rotanti, Parigi ha pensato a vere e proprie cornici rotanti. «Hai presente la fatica ad appendere un quadro perfettamente allineato? Ebbene con queste cornici il problema è completamente risolto perché la posizione può essere continuamente aggiustata» scherza l’illustratrice che nel mese di settembre espone alcuni dei suoi “Quadri rotanti” nell’Ufficio turistico di Torre Pellice (via Repubblica 3). In realtà il supporto ingegnoso permette soprattutto di godere ogni singolo dettaglio dei paesaggi disegnati a china e colorati con tecnica digitale: «Volevo dare la possibilità a chiunque osservi le “Città Rotanti”, di scegliere in ogni momento il proprio punto di vista preferito, semplicemente facendo ruotare il quadro. Girando l’immagine si scopre un lato diverso della città o del paesaggio».
Il progetto “Città Rotanti” nasce nel 2018 dalla necessità di immaginare in modo diverso un luogo noto: «Per superare un periodo di stallo mi ero imposta di realizzare un disegno al giorno facendomi suggerire i soggetti da amici. Quando mi hanno proposto Torre Pellice, paese in cui vivo e che conosco bene, ho sentito l’esigenza di trovare un modo nuovo per rappresentarla». Nelle rappresentazioni a 360° sono finiti tanti dei luoghi amati da Parigi e tra questi la Conca del Pra in Alta Val Pellice.
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