Nascondeva i panetti di cocaina all'interno di un cassonetto per la raccolta dei vestiti usati. Il suo abile stratagemma non è però passato inosservato agli investigatori del Commissariato di Gallarate e della Squadra Mobile di Varese. E' finito in manette così un uomo di 55 anni di nazionalità albanese, dipendente di una cooperativa sociale (totalmente estranea - è giusto sottolinearlo - alla vicenda).
E' stato catturato mercoledì mattina al termine di un inseguimento spericolato tra le vie di Gallarate, durante il quale l'uomo non ha esitato a speronare con il suo furgone diverse auto in transito e anche la Volante della polizia che gli stava alle calcagna. Nonostante un ultimo tentativo di fuggire a piedi, l'uomo alla fine è stato raggiunto in via Riva e arrestato.
Gli investigatori della polizia di Stato lo tenevano d'occhio da qualche giorno. Da quando, insospettiti da strani movimenti, lo vedevano alle prese con le operazioni per svuotare i cassonetti. Una mansione che l'uomo faceva per lavoro, ma che aveva trasformato in qualcosa di più: un nascondiglio insospettabile per stoccare cocaina in panetti da circa un chilo l'uno. Un luogo a cui poteva accedere solo lui. E dove nessuno sarebbe andato a guardare.
Ha però commesso un errore. Quello di indossare dei guanti solo al momento di prelevare la droga prima di nasconderla sul furgone tra i sacchi di indumenti usati. Insospettiti da questa mossa ripetuta, i poliziotti mercoledì mattina gli hanno intimato l'alt. Dopo la fuga e gli speronamenti, lo hanno arrestato nonostante un suo ulteriore tentativo di svincolarsi durante il quale è rimasto contuso un agente.
Da lì la conferma dei sospetti: nella busta c'erano 4 panetti di cocaina di ottima qualità. Non solo: nel cassonetto la polizia ha trovato altri 10 panetti custoditi in uno zainetto nero, mentre nell'abitazione dell'uomo sono stati rivenuti, nascosti in un'intercapedine del sottotetto, 36mila euro in contanti e diversi cellulari. Per lui si sono quindi aperte le porte del carcere di Busto. Ora dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, danneggiamento aggravato, resistenza e lesioni aggravati a pubblico ufficiale.
Quello inferto dagli uomini del Commissariato gallaratese è un duro colpo allo spaccio nell'area del Gallaratese, che si conferma una zona "calda" dal punto di vista del traffico e dello spaccio di stupefacenti. Anche a livelli alti: una volta immessa sul mercato, secondo gli investigatori, i circa 15 chili di cocaina sequestrata avrebbero fruttato circa un milione di euro. Le indagini proseguono per individuare eventuali complici e ricostruire da dove proveniva la droga e dove era destinata.
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