Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte hanno dato esecuzione a 11 ordinanze di custodia cautelare, 9 in carcere e 2 ai domiciliari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Savona. Di questi 11, 7 sono tratti in arresto, due sono ai domiciliari e due sono latitanti all'estero e in Italia.
Le persone arrestate sono tre italiani, Roberto Bacchis di 43 anni, Vincenzo Maletta dì 58 anni e Jennifer Maletta di 24 anni tutti residenti a Savona; un ecuadoriano Juan Manuel Macias Caicedo di 42 anni residente a Savona, l'albanese Enkeles Mertiri di 48 anni residente a Spotorno; cinque tunisini Bel Hassan El Haj El Bahri di 33 anni e Chedli Haj Bahri di 42 anni residenti a Loano, Mourad Ben Ali di 41 anni domiciliato a Loano e Mohamed Mamlagh di 45 anni domiciliato a Borghetto Santo Spirito. A questi si aggiungono anche il tunisino Sami Maayoufi di 37 anni domiciliato a Monza che al momento si trova all'estero e per il quale sono già state richieste le pratiche per l'arresto (risulta latitante già dal mese di febbraio di quest'anno, da quando scarcerato per essere sottoposto al regime degli arresti domiciliari, uscito dal carcere non ha raggiunto il domicilio facendo perdere le proprie tracce) e il marocchino A. E. O., 28 anni, residente a Pero che risulta invece essere ancora latitante.
I provvedimenti sono stati emessi a conclusione delle indagini, "Operazione Veleno", avviate dalla Stazione Carabinieri di Millesimo e proseguite dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cairo Montenotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Savona, in seguito alla morte, avvenuta il 19 marzo 2019 di Mirko Pellegrini noto personaggio di Millesimo, le cui cause del decesso, successivamente all'esame autoptico, sono state ricondotte all'assunzione di una dose letale di stupefacente del tipo eroina.
Le attività investigative dei Carabinieri, hanno permesso di ricostruire la filiera di spaccio dello stupefacente sulle varie piazze Valbormidesi, individuando il canale di approvvigionamento nelle città di Savona e Loano dove la droga giungeva dall'hinterland milanese trasportata da corrieri.
Il mercato della droga era gestito da cittadini nordafricani che ricevevano le forniture di stupefacente e poi lo immettevano nelle piazze di spaccio con l'ausilio di cittadini italiani, albanesi ed ecuadoregni deputati al piccolo spaccio che, in alcuni casi, rappresentava una attività collaterale funzionale ad ottenere il proprio fabbisogno di stupefacente.
Nel corso delle indagini sono stati eseguiti 5 arresti in flagranza di reato di corrieri e pusher con il recupero di circa 1 kg. di sostanze stupefacente di tipo eroina e cocaina, nonché si è proceduto al sequestro di circa 8.000 euro in contanti quale provento dallo smercio della droga.
Trattandosi di soggetti operanti in contesti lontani dalla valbormida le indagini si sono avvalse della collaborazione fondamentale dei Carabinieri di Savona, Loano e Chiavari per procedere al controllo, perquisizione e successivo arresto dei corrieri e pusher che di volta in volta venivano osservati e pedinati nei loro spostamenti.
L'esecuzione dei provvedimenti ha visto l'impiego di circa 30 Carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte, 8 della Compagnia di Savona, 6 della Compagnia di Albenga e 2 della Tenenza di Pero. Inoltre è stato impiegato un equipaggio del 15° Nucleo Elicotteri Carabinieri ed una unità del nucleo cinofili entrambi di stanza a Villanova d'Albenga in supporlo alle attività.
I carabinieri dovranno ancora accertare chi ha ceduto la dose mortale di Pellegrini deceduto per overdose (la causa potrebbe essere avvenuta per una commistione di fatti).
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