Il direttore del carcere di Torino Domenico Minervini è stato rimosso dall'incarico, insieme al comandante della polizia penitenziaria Giovanni Battista Alberotanza. Il provvedimento, secondo quando appreso, porta la firma del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per motivi di opportunità, dopo che la procura di Torino ha chiuso le indagini sulle presunte violenze sui detenuti.
L'inchiesta condotta dal pm Francesco Pelosi sono coinvolte 25 persone, tra cui Minervini e Alberotanza, che secondo l'accusa avrebbero coperto gli episodi pur essendone a conoscenza.
Le indagini sono partite dalla denunce della garante dei detenuti Monica Gallo, che raccontano di angherie e accanimenti soprattutto sui carcerati più fragili, anche psichicamente. Fatti che risalgono addirittura al 2017. Tra le ipotesi di reato per gli indagati vi sono i reati di lesioni e di tortura. Violenze che le guardie carcerarie avrebbero perpetrato nei confronti dei detenuti più fragili, quelli che dimostravano qualche compenso psichico e che, secondo le indagini, sarebbero stati obbligati a spogliarsi, picchiati e costretti a ripetere insulti verso se stessi: da questi fatti era partita la denuncia del Garante.
Le carte in mano alla Procura evidenzierebbero una serie di "condotte che comportavano un trattamento inumano e degradante per dignità della persona".
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