Non sarà concentrato nel capoluogo piemontese e non potrà accogliere migliaia di delegati da ogni continente. Ma cambierà volto per farsi diffuso, espandendosi nell'arco di sei mesi e incontrando le comunità Slow Food direttamente a casa loro, nel mondo. Terra Madre Salone del Gusto inizierà l'8 ottobre 2020 per terminare nell'aprile 2021, mantenendo come fulcro Torino - dove accoglierà eventi di degustazione e laboratori del gusto a ingresso limitato -, ma aprendosi a una dimensione globale grazie all'impiego di mezzi digitali e nuove tecnologie.
"Sarà il più grande della storia - promette il fondatore Carlin Petrini, oggi intervenuto alla presentazione ufficiale alla Nuvola Lavazza -. Oggi contiamo quasi 10 mila comunità del mondo e tutte portano Torino nel cuore. Stavolta saremo noi a farci ospitare, con l'obiettivo di allestire un'edizione 2022 grandiosa, dal punto di vista della fisicità".
"L'economia agricola artigianale e distributiva del Piemonte è uscita molto male dalla situazione di emergenza che abbiamo attraversato - continua -: dobbiamo ricostruire dei legami forti, di comunità. Mi piacerebbe anche che in questi sei mesi realizzassimo prototipi di botteghe alimentari nei paesi, contro l'esubero di supermercati e commercio online. Perché durante la pandemia, chi ha garantito la socialità era proprio l'ambiente della bottega. Ma dobbiamo fare in modo che ci siano i giovani a occuparle, con le nuove tecnologie: non possiamo ridurre i nostri villaggi a dormitori o posti dove andare a mangiare in ristoranti di qualità. Occorre rigenerare un’economia di relazione".
Non a caso a inaugurare il programma di eventi sarà un messaggio di papa Francesco rivolto a tutte le comunità del mondo, a sottolineare l'abbattimento di ogni diversità geografica e culturale in favore di uno stile di vita "buono, pulito e giusto", com'è scritto nella filosofia di Slow Food.
I contenuti virtuali di Terra Madre Salone del Gusto saranno accessibili gratuitamente da tutti sulle piattaforme dedicate. Verrà data voce a produttori, agricoltori, pescatori in tutte le nazioni della rete globale (160 Paesi). Agli artigiani sarà riservato uno speciale market place virtuale dove esporre i propri prodotti e venderli tramite e-commerce. A livello fisico, invece, sarà Eataly ad accogliere i laboratori e le attività didattiche per le scuole. Sono anche in corso accordi con la Città di Torino per pacchetti turistici con ristoratori, musei e fondazioni. E proprio nel capoluogo sabaudo avrò luogo, in presenza, la grande chiusura della manifestazione, il congresso mondiale di Sloew Food, nell'aprile del prossimo anno.
"Portare Torino nel mondo - sottolinea la sindaca Chiara Appendino - rappresenta una grande opportunità per i nostri stili di vita e i nostri valori. Perché, quando si parla di sostenibilità, la differenza la fa il comportamento del singolo. Per questo il Salone ci consentirà di responsabilizzarci di più. Sarà una sfida un po’ per tutti, dobbiamo cambiare il nostro approccio mentale". "I nostri eventi - aggiunge il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - sono la nostra più grande campagna promozionale, non farli avrebbe significato spegnere definitivamente la luce del Piemonte. Dobbiamo anzi cogliere questa occasione per andare avanti, in un momento in cui molte altre regioni sono ancora ferme dopo l'emergenza Coronavirus. Appoggio quindi il coraggio di Carlin e di tutti i contadini, allevatori e piccoli imprenditori dell'agroalimentare".
Un'edizione 2020 focalizzata su un quantomai necessario cambio di visione, nell'approcciarsi ai modello di consumo e di sviluppo imposti dalla società. Lo ricorda bene Serena Milano, segretaria generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, che dice: "Mettiamo da parte i confini politici, tra nazioni e regioni, le bandiere, e focalizziamoci sugli ecosistemi, le relazioni tra uomo e natura. Concentriamoci sulla dimensione verticale, tra terre alte e terre basse, al contrario delle mappe tradizionalmente concepite in orizzontale. Vogliamo far dialogare mondi diversi partendo dal rapporto dei popoli con il territorio. Scambieremo soluzioni e proposte su come superare le fragilità ora esistenti".
Già da oggi e in modo definitivo da domani è possibile consultare online la proposta culturale della manifestazione sul sito https://terramadresalonedelgusto.com/, iscrivendosi anche ai primi eventi in calendario, in corso di aggiornamento.
"Gli elementi centrali della nuova edizione - conclude Petrini - saranno prima di tutto la biodiversità, intendendo anche i dialetti, le lingue, le culture, elemento distintivo di società moderna e solidale: poi l'educazione, per sostenere nuovi modelli economici; e la dimensione forte della vita comunitaria. Facciamo in modo che la biodiversità si esprima al meglio e trasmetta il suo atto d’amore per Torino in ogni angolo del pianeta. Cerchiamo tutti di esserne all’altezza: è il miglior investimento per gli anni futuri".
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