Toccherà agli inquirenti cercare di far luce sul movente alla base dell’omicidio di questa mattina a Carmagnola, dove, all’interno della sua casa di via Gozzano, è stata uccisa Eufrosina Martini, 68enne originaria di Busca, ex dipendente dell’ospedale Molinette di Torino.
A premere il grilletto della pistola e a far fuoco contro la donna, Pasquale Mattana, 71 anni, originario di Villaputzu, in provincia di Cagliari, ma residente da tempo a Bagnolo Piemonte. Mattana ha esploso un solo colpo d’arma da fuoco contro la compagna, che si è però rivelato fatale.
Con il corpo della donna riverso a terra, Mattana ha chiamato il figlio, confessando l’omicidio. Poi, si è dato alla fuga: è tornato a Bagnolo Piemonte, dove – con la stessa arma con cui ha ucciso la compagna, si è suicidato con un colpo alla testa, all’interno di un appartamento al civico 8 di via Cavour.
A Carmagnola sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Moncalieri. I militari, entrati all’interno dell’abitazione di via Gozzano, hanno rinvenuto il cadavere della donna. Ad una quarantina di chilometri di distanza, a Bagnolo Piemonte, scattato l’allarme dopo lo sparo, sono intervenute i militari dell’Arma della compagnia di Saluzzo, con il capitano Giuseppe Beltempo.
Per Mattana a nulla sono valsi i soccorsi dell’emergenza sanitaria territoriale 118, sul posto con un’ambulanza di Cavour e con l’elisoccorso decollato dalla base di Torino. L’uomo è morto pressochè sul colpo.
Si apprende che la pistola impugnata da Mattana era regolarmente detenuta e che, stando alle prime ricostruzioni dei Carabinieri, non risultano precedenti denunce imputabili all'assassino.
Non risultano nemmeno precedenti legati a liti, alterchi o violenze tra i due.
A Bagnolo Piemonte capitava sovente di trovare in giro per il paese Mattana, pensionato, che qui era conosciuto da molti.
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