Il Nazionale

Cronaca | 16 luglio 2020, 18:10

Alassio, in manette per estorsione i due sospettati dell'aggressione al noto commerciante alassino

Si tratta di due tunisini, di anni 20 e 22, con vari precedenti di polizia, provenienti dalla Lombardia e già controllati dalla radiomobile in più occasioni

Alassio, in manette per estorsione i due sospettati dell'aggressione al noto commerciante alassino

L'attività di indagine avviata in relazione alla grave aggressione perpetrata ai danni del noto commerciante alassino di abbigliamento, ha permesso di schiarire i punti oscuri che dall'inizio hanno avvolto questa singolare vicenda.

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile che da ieri pomeriggio sono al lavoro per ricostruire la reale dinamica dei fatti, hanno accertato che dopo la brutale violenza a colpi di martello che ha mandato all'ospedale il commerciante, uno degli aggressori è uscito di casa e si è diretto nei pressi di un gruppo di ragazzini che sostavano nelle vicinanze della chiesa di Sant'Ambrogio. Ha individuato un ragazzo di minore età e minacciandolo di morte gli ha consegnato un marsupio con all'interno dei cellulari che aveva l'obbligo di nascondere per poi consegnarli il giorno dopo al presunto ladro. Di fatti questa mattina, il ragazzino, minore, ha ricevuto la chiamata dal presunto ladro per farsi consegnare il marsupio, ma quando il ragazzino gli ha risposto di non trovare più il marsupio, minacciandolo di morte, gli ha ordinato di consegnargli, per le ore 15.00 odierne, 200 euro, per 'il danno arrecato'.

Il ragazzo, terrorizzato, si è recato accompagnato dai suoi genitori in caserma per rappresentare i fatti. All'orario stabilito, in una cornice di sicurezza, dove i carabinieri erano confusi fra i bagnanti, il blitz da parte dei militari, che unitamente ai colleghi della stazione di Alassio, hanno circondato i due "estorsori", traendoli in arresto e recuperando i soldi.

Si tratta guarda caso delle stesse due persone che sono state viste ieri a casa del commerciante, da poco dimesso dall'ospedale: due tunisini, di anni 20 e 22, con vari precedenti di polizia, provenienti dalla Lombardia e già controllati dalla radiomobile in più occasioni. Le indagini sono ancora ín atto da parte del nucleo operativo e radiomobile che, unitamente alla stazione di Alassio, sta conducendo una serrata indagine allo scopo di chiarire ancora altri interrogativi della inquietante vicenda.

"Vigile e costante sarà la presenza dei carabinieri in questo periodo estivo, allo scopo di neutralizzare ogni forma predatoria di reati che insidiano la sicurezza dei cittadini. Il controllo del territorio continua imperterrito da parte di tutti i reparti della compagnia di Alassio, impegnata a rendere serena e distesa l'estate per i turisti, la gente di passaggio, in particolare per la comunità locale" ha dichiarato Massimo Ferrari, comandante della compagnia carabinieri di Alassio.

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Comunicato Stampa

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