Il Nazionale

Cronaca | 15 luglio 2020, 09:51

Campo estivo da incubo al maneggio di san Gillio: la struttura era abusiva e le misure igieniche un optional

I bambini tra i 10 e i 12 anni si muovevano all’interno di un'area tra alimenti di dubbia provenienza e condizioni di pulizia precarie: nei guai un 50enne, che dopo la chiusura rischia anche una multa da 25mila euro

Campo estivo da incubo al maneggio di san Gillio: la struttura era abusiva e le misure igieniche un optional

Tempi duri, per i bambini: dal lockdown in poi, infatti, la loro gestione è stata un rebus sempre più complesso da risolvere per le famiglie. E anche adesso che i centri estivi sembrano rappresentare una soluzione praticabile, bisogna fare molta attenzione: lo dimostra l'ultima operazione effettuata dalla Guardia di Finanza di Torino, che nelle scorse ore ha effettuato un blitz all'interno di un maneggio di San Gillio, dove al suo interno il titolare aveva allestito un vero e proprio centro estivo per ragazzini di età compresa tra i dieci e i dodici anni.

I Finanzieri della Compagnia di Susa, che hanno condotto l’intervento in collaborazione con il personale dell’ASL TO3, hanno riscontrato irregolarità su tutti i fronti. Sono state infatti accertate violazioni dal punto di vista urbanistico, visto che la struttura che ospitava i bambini è risultata parzialmente edificata abusivamente, senza alcuna autorizzazione e realizzata con materiali non rivestiti e improvvisati.

Ma improvvisati erano anche i locali adibiti a cucina, rinvenuti in condizioni igieniche precarie con evidenti segni di muffa, nonché i servizi igienici, messi a diretto contatto con un pseudo-magazzino destinato a conservare gli alimenti. Tanto che circa 40 chilogrammi di carne sono stati sequestrati perché ritenuti di dubbia provenienza e privi di qualsiasi etichettatura. Lo stesso imprenditore non è stato in grado di fornire alcuna giustificazione.

All’interno dello spazio riservato ai giochi, poi, con tanto di maneggio, si alternavano alcuni ragazzi più grandi, una sorta di animatori con il compito di seguire i bambini nell’arco dell’intera giornata. Nel programma giornaliero, stilato dallo staff del centro, era incluso anche il pranzo che, in linea con il modus operandi del centro estivo, veniva somministrato ai ragazzi in assenza di una qualsivoglia autorizzazione sanitaria al fine di garantire il rispetto delle più elementari norme igieniche a tutela della salute dei più piccoli, a maggior ragione in questo periodo di emergenza sanitaria.

Pesanti le conseguenze per il titolare del maneggio: un cinquantenne torinese. L’attività ed il centro estivo sono stati chiusi per le violazioni edilizie, visto anche che la struttura edificata abusivamente, è stata tra l’altro realizzata in una zona considerata a rischio sismico. L’uomo rischia sanzioni sino a 25mila euro per le gravi irregolarità legate alla conservazione degli alimenti ed alla somministrazione del cibo ai ragazzi ospiti del maneggio.

redazione

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