Il Nazionale

Cronaca | 10 luglio 2020, 14:21

Prova ad abbordarla in treno e poi la segue a casa per violentarla, trentenne varesino in manette

I fatti risalgono al febbraio scorso quando la vittima, una quarantenne di Varese, ha denunciato la violenza alla Polizia. Le indagini affidate alla Squadra Mobile hanno permesso di identificare l'aggressore e di arrestarlo. L'appello del procuratore Daniela Borgonovo: chi ha subito violenze le denunci

Prova ad abbordarla in treno e poi la segue a casa per violentarla,  trentenne varesino in manette

Una trama ben tessuta: la vede in treno, prova ad abbordarla, poi la segue fino a casa e tenta di farle violenza nell'androne. L'uomo, un trentenne residente a Varese, pensava forse di farla franca ma la sua vittima non ha ceduto. 

E' una sera di metà febbraio e una donna sta tornando a Varese in treno da Milano. Alla stazione, l'uomo con cui ha scambiato quattro chiacchiere in carrozza, non va per la sua strada ma la segue fino a casa. Aspetta che sia entrata nell'androne e poi la aggredisce

Ne scaturisce una lotta molto violenta ma la donna non si arrende e riesce  a respingere l'uomo fino a chiuderlo fuori dal portone di casa e poi chiamare i soccorsi. All'ospedale le vengono refertati sette giorni di prognosi e poi è scattata la denuncia. 

La Squadra Mobile di Varese ha attivato e condotto le indagini fino all'identificazione dell'uomo che, pensando di averla fatta franca, ha incrociato la vittima nel centro città diverse volte dopo l'aggressione. Il giudice per le indagini preliminari di Varese ha emesso quindi un’ordinanza di custodia cautelare e l’uomo si trova ora agli arresti domiciliari.

Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Valeria Zini e dall'ispettore Romina Fontana e gli inquirenti fanno sapere sono ancora in corso. Potrebbero esserci altre vittime che non hanno avuto il coraggio di denunciare ed è proprio per loro che la procuratrice Daniela Borgonovo esorta a non abbassare la guardia sul tema della violenza contro le donne. Sul caso specifico c’è l’invito a segnalare ogni situazione analoga avvenuta nei mesi scorsi a Varese.

Redazione

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