Torino non ha il mare, perché probabilmente se lo avesse tutti i torinesi oggi sarebbero lì. Non potendo cercare refrigerio in acqua, viste le alte temperature, sono migliaia i cittadini che hanno deciso di trascorrere San Giovanni in uno dei parchi sparsi sul territorio.
Il colpo all’occhio se lo prendono le biciclette: sono praticamente ovunque e vengono utilizzate soprattutto dai ragazzini per spostarsi velocemente da un’estremità all’altra del parco. Tante le famiglie e i gruppi di amici che si concedono una partita a frisbee, mentre o chioschi sono letteralmente presi d’assalto.
I fruitori dei parchi si dividono sostanzialmente in due categorie: chi cerca spasmodicamente l’ombra di un albero per un po’ di refrigerio e chi sfida le alte temperature prendendo il sole.
Nonostante i musei aperti, la sensazione è che tanti cittadini abbiamo preferito la natura alle sale chiuse. “Preferiamo, qui siamo liberi. Ci sono troppe restrizioni, qui possiamo comportarci come vogliamo” racconta una pensionata. Natura, bici e giochi all’aria aperta: per i torinesi un San Giovanni atipico, da ricordare.
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