Vendevano auto online, ma era una truffa. A cascarci sono stati anche molti cuneesi
A porre fine al giro d'affari illecito, è stata la Polizia Stradale di Savona, che ha sgominato un collaudato sodalizio criminale dedito alle truffe di compra vendita di veicoli online.
Una delicata e laboriosa indagine, sviluppata dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Savona, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Marco Cirigliano, è culminata con l’arresto di due persone - uno a Vercelli, l’altro in Asti -, specializzati nelle truffe per l’acquisto di veicoli messi in vendita su siti online.
Il meccanismo, oramai rodato, prevedeva un primo contatto telematico con le vittime, inviando mail da indirizzi elettronici artefatti ed il cui dominio faceva riferimento a consolidate e note aziende del settore di compra vendita veicoli, risultate poi estranee alla vicenda.
L’attività criminosa proseguiva con contatti tramite schede telefoniche dedicate e culminava con il prelievo dei mezzi posti in vendita che avveniva con furgoni noleggiati ai quali veniva sostituita la targa, mediante pagamento con assegni falsi e presentando documenti di identità fraudolenti.
Le truffe, messe in atto nelle province di Savona, Cuneo Torino ed Aosta, hanno riguardato numerosi motoveicoli e mezzi da lavoro, per un ammontare complessivo di oltre 25mila euro.
Un incessante ed accurato lavoro degli investigatori, che hanno unificato più fascicoli d’indagine depositati presso varie Procure della Repubblica, ha permesso di identificare gli autori dei reati e contestualizzare circostanze probatorie, determinando così l’emissione delle misure cautelari in carcere, eseguite con la collaborazione del personale del Compartimento Polizia Stradale di Genova e delle Sezioni di Polizia Stradale di Asti e Vercelli.
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