Il Nazionale

Cronaca | 05 giugno 2020, 12:23

Corruzione nelle Asl piemontesi: soldi e gioielli agli infermieri per truccare le gare

Nel mirino della Finanza anche le aziende Città di Torino e To4

Corruzione nelle Asl piemontesi: soldi e gioielli agli infermieri per truccare le gare

Modificavano i capitolati delle gare d'appalto delle Asl ricevendo in cambio dalle aziende aggiudicatrici gioielli d'oro e denaro contante. È un sistema collaudato e radicato nelle aziende sanitarie di Torino, Novara e Alessandria quello scoperto dalla Guardia di finanza del capoluogo, che al momento coinvolge 19 persone tra sanitari e imprenditori, indagati dalla Procura per turbativa d'asta e corruzione. 

Il meccanismo illegale era semplice: gli agenti di commercio delle aziende coinvolte individuavano i membri delle commissioni Asl, che per legge sono composte da cinque infermieri caposala, chiedendo loro di redigere capitolati "su misura" in cambio di soldi e preziosi. Al momento risultano coinvolte le Asl Città di Torino e To4 del capoluogo, l'Asl di Alessandria e quella di Novara. A Torino, in particolare, le gare hanno riguardato la fornitura di camici e guanti mentre ad Alessandria costosi apparecchi chemioterapici come gli infusori.

L'indagine è partita alla fine del 2019 su segnalazione del provveditorato delle Asl, che ha notato delle anomalie sulle assegnazioni delle forniture, ipotizzando inizialmente il reato di peculato.

Per il consigliere del Pd Domenico Rossi servono "maggiori anticorpi contro la corruzione nella sanità pubblica". L'appello dell'esponente dem è che si "potenzino le azioni preventive per la Città della Salute di Novara e di Torino", puntando su misure contenute in un suo odg come l'estensione "del protocollo ANAC al nuovo ospedale novarese, l’istituzione di un osservatorio regionale sul Partenariato Pubblico Privato e sulla Finanza di Progetto e di un gruppo di lavoro presso SCR a sostegno delle Stazioni Appalti, le indicazioni alla stazione appaltante per il ricorso agli strumenti utili a rendere il ciclo del contratto pubblico trasparente e partecipato e a promuovere un protocollo specifico con Prefettura e Forze dell’Ordine".

Marco Panzarella

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