Il Nazionale

Cronaca | 03 giugno 2020, 09:30

Varese, baby gang rapinava i coetanei: sette giovanissimi arrestati dalla polizia

Con minacce e violenze si facevano consegnare i telefoni cellulari: tre gli episodi commessi tra il marzo e il novembre 2019. Quattro degli arrestati sono ora detenuti al carcere “Beccaria” di Milano, tre in una comunità per minori

Varese, baby gang rapinava i coetanei: sette giovanissimi arrestati dalla polizia

Facevano parte di una banda di baby-rapinatori che prendeva di mira i coetanei a Varese i sette minorenni (all'epoca dei fatti) arrestati questa mattina dalla Polizia di Stato varesina.

I colpi risalgono al periodo compreso fra il marzo e il novembre 2019, e hanno visto protagonisti sei italiani ed un albanese, a cui carico è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare emessa da Gip presso il Tribunale per i Minorenni di Milano Paola Ghezzi, su richiesta del procuratore capo Ciro Cascone e del sostituto procuratore Sabrina Ditaranto della Procura per i Minorenni di Milano.

Quest’ultima ha riunito vari procedimenti penali, nati da diverse denunce per i singoli episodi commessi, consentendo, così, di mettere a fuoco la pericolosità dei protagonisti degli episodi emersi e la loro costante tendenza a delinquere, che ha determinato il gip a emettere l’ordinanza oggi eseguita.

Quattro degli arrestati sono ora detenuti al carcere “Beccaria” di Milano ed i restanti tre sono stati collocati agli arresti presso una comunità per minori. La Squadra Mobile di Varese li ha identificati grazie a minuziosi accertamenti, svolti anche grazie alla collaborazione delle vittime, che hanno denunciato quanto subìto.

Sono tre le rapine commesse che vengono loro contestate: il "branco" accerchiava le vittime e con minaccia o violenza si facevano consegnare i telefoni cellulari. Nel corso di una delle rapine, gli autori hanno provocato anche lesioni alla vittima, giudicate guaribili in otto giorni. In un caso la vittima è stata scelta in quanto accusata dal gruppo di aver fatto «l’infame con la polizia», in quanto aveva segnalato la presenza su Instagram di un video che riprendeva gli autori di un furto di auto avvenuto un mese prima, grazie al quale la Polizia di Varese era risalita agli autori, uno dei quali identificato in un amico degli odierni arrestati.

In carcere sono finiti un giovane ora diciottenne (a suo carico già precedenti denunce per reati contro la persona e il patrimonio), un diciassettenne, un sedicenne con precedenti denunce per reati contro il patrimonio e un altro ragazzo ora maggiorenne con precedenti denunce per la violazione della normativa sulle armi e sugli stupefacenti.

Collocati in comunità sono stati, invece, un altro ragazzo ora maggiorenne, un sedicenne e un diciassettenne, con precedenti denunce per la violazione della normativa sugli stupefacenti.

Fra i reati oggi contestati c'è anche porto illegale di coltello (con cui hanno minacciato una delle vittime), uso indebito di carta di credito e furto - commessi ai danni di una donna a cui sono stati sottratti portafogli e cellulare - e tentato furto per un episodio ai danni di un supermercato.

Redazione

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