Il Nazionale

Cronaca | 14 maggio 2020, 20:01

L'allarme delle pmi torinesi: "Riaprire dopo il Covid? Costa quasi tremila euro per ogni dipendente"

L'indagine di Api Torino segnala cali di fatturato per quasi il 93% delle aziende. Alberto: "Fino a oggi solo promesse: così non va"

L'allarme delle pmi torinesi: "Riaprire dopo il Covid? Costa quasi tremila euro per ogni dipendente"

Ripartire, per le aziende di piccola o media dimensione, potrebbe costare quasi 3000 euro per ogni dipendente. E' la stima che ha fatto Api Torino quantificando le spese che le pmi potrebbero trovarsi ad affrontare in questa Fase 2. “Abbiamo ipotizzato – dice il responsabile dell’Ufficio Studi, Fabio Schena -, il caso di una azienda con 30 dipendenti, con uffici per 500 metri quadri e capannoni di produzione per 2.500 metri quadri. Quindi abbiamo calcolato 10 voci di costo che obbligatoriamente le imprese che vogliono ripartire devono sostenere, per esempio: l’acquisto dei DPI, la consulenza per la sicurezza, il potenziamento delle infrastrutture Ict per l’assistenza ai clienti e il lavoro a distanza, la sanificazione degli ambienti, la formazione, l’attivazione di polizze specifiche, la riprogettazione dei luoghi di lavoro”. I risultati indicano che una pmi per ripartire affrontando Covid-19, sostiene circa 83.500 euro di nuovi costi e cioè circa 2.783 euro per dipendente.

Intanto, la scure del Coronavirus si è già abbattuta sulle aziende del territorio: secondo l'indagine condotta dall'associazione di categoria delle pmi torinesi il 92,9% delle imprese ha registrato una contrazione di fatturato nel periodo gennaio-aprile 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Per il 20% circa di queste il fatturato si è dimezzato, per il 40% circa si è ridotto di un terzo. Sono invece il 76,8% le imprese che ha manifestato la necessità di accedere alle misure di liquidità introdotte dal governo, mentre il 44,2% ha chiesto o vuole chiedere la sospensione delle rate di finanziamenti già garantiti.

Molto difficile anche la situazione sul fronte occupazionale: l’89,3% delle pmi ha già provveduto a richiedere l’attivazione degli ammortizzatori sociali con specifica causale “Covid-19” e quasi il 9% ne sta valutando la richiesta. In media, le aziende hanno utilizzato gli ammortizzatori per l’88% dei loro lavoratori, ma il 64% delle imprese ha messo in cassa il 100% dei dipendenti.


“Si tratta – dice il presidente di Api Torino, Corrado Alberto -, di numeri che indicano chiaramente non solo la attuale situazione delle nostre aziende, ma anche e soprattutto le prospettive dell’intero sistema produttivo industriale”. E aggiunge: “Quanto ad oggi è stato fatto dal Governo per le imprese è insufficiente: è molto meno di quanto fatto dagli altri Governi e soprattutto non è ancora stato ‘messo a terra’, ad eccezione degli ammortizzatori sociali. Le aziende sono state poste in una condizione di enorme svantaggio competitivo che verrà pagato caro da tutti”.

Massimiliano Sciullo

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