A detta di molti, il primo sabato con il nuovo format ridotto e contingentato sarebbe stato quello decisivo per verificare la tenuta effettiva delle nuove modalità di accesso e controllo al mercato all'aperto di Porta Palazzo. La previsione si è rivelata piuttosto azzeccata, vista la grande affluenza nel giorno tradizionalmente più affollato, anche per il pubblico proveniente dagli altri quartieri di Torino.
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Code discretamente lunghe, infatti, si sono susseguite lungo tutto l'orario d'apertura: questa situazione è stata particolarmente evidente nel mercato orti-frutticolo e alimentare nell'esedra sud-est della piazza, dove i due ingressi si sono popolati rapidamente; tra le 11 e le 12 le code, ordinate in “serpentone” grazie all'atteggiamento rispettoso dei clienti e all'attenta supervisione del personale supportato dalla polizia municipale, hanno toccato la cinquantina di persone. Discorso diverso, almeno parzialmente, per quanto riguarda il mercato dei contadini di fianco all'Antica Tettoia dell'Orologio. Il minor numero di banchi e il minor afflusso di pubblico hanno reso più agevole la gestione della coda nell'unico ingresso di Piazza della Repubblica quasi angolo Corso Giulio Cesare, che allo stesso orario contava circa venti persone in attesa.
Sebbene il rischio “contagio zero” non possa essere verosimile per il mercato all'aperto più grande d'Europa, oltretutto nel suo giorno clou, le regole sul distanziamento sociale e l'uso delle mascherine si possono dire rispettate e la prova superata. La pensa così anche il coordinatore della zona orto-frutticola Cesare Di Termini: “Non me lo aspettavo nemmeno io - ha dichiarato – ma sta funzionando tutto benissimo grazie al grande lavoro svolto dai nostri collaboratori, riconosciuto anche dalle istituzioni. Agli operatori abbiamo fornito un pass con nome e numero della postazione per renderli riconoscibili, mentre i clienti sono soddisfatti perché possono fare una spesa di qualità al giusto prezzo”.
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