Il Nazionale

Cronaca | 09 maggio 2020, 08:20

Confiscati ad una famiglia sinti nell'astigiano oltre 250mila euro di beni

Tra i beni una villa in frazione Vaglierano, le indagini della procura di Asti risalgono all'aprile 2019. Questa mattina la confisca

Confiscati ad una famiglia sinti nell'astigiano oltre 250mila euro di beni

Era tutto intestato alla moglie, Fulvia De Rossi, in realtà Carmelo Chino, saluzzese di 57 anni con precedenti penali, concentrava su di sè beni per oltre 250 mila euro.

Questa mattina la confisca da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Asti e della locale Sezione di polizia giudiziaria.

La misura è stata emessa dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione - su proposta del Procuratore della Repubblica di Asti, nei confronti di un nucleo familiare appartenente alla comunità sinti.

Il provvedimento del Tribunale di Torino ha riguardato un’unità immobiliare sita in Asti – Frazione Vaglierano n. 52 del valore di € 240mila euro, un’autovettura VW UP del valore di € 13mila ed un conto corrente pari a 4mila euro tutto riconducibile a Carmelo Chino , nato a Saluzzo il 16 febbraio 1963 residente ad Asti, già gravato da diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio (furto, rapina e truffa).

UN ITER AVVIATO NEL 2019

La decisione collegiale giunge a conclusione dell’iter avviato dalla Procura di Asti nell’aprile del 2019 che, a seguito dell’attività investigativa dei Carabinieri, aveva avanzato ed ottenuto nel maggio dello stesso anno dal Tribunale di Torino il decreto di sequestro dei beni in esame.

Gli approfonditi ed ininterrotti accertamenti avevano già convinto i giudici ad adottare il provvedimento cautelativo, ritenendo ragionevole ipotizzare che l’immobile e gli altri beni mobili, dal valore evidentemente sproporzionato al reddito lecito pressoché nullo dell'uomo e della moglie convivente, a cui i beni erano stati fittiziamente intestati, fossero il frutto di attività delittuose.

NESSUNA ATTIVITA' LECITA GIUSTIFICAVA QUEL PATRIMONIO INTESTATO ALLA MOGLIE

A conclusione del procedimento, dopo varie udienze, i giudici torinesi, confermando l’impianto probatorio della Procura di Asti, hanno confermato sia l’attualità della pericolosità sociale di Chino che la diretta riconducibilità a questi dell’ingente patrimonio che, per sottrarlo alle valutazioni giudiziarie, era stato intestato alla moglie convivente  Fulvia De Rossi

Esauriti i possibili gravami contro il decreto, i beni passeranno definitivamente nella disponibilità dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrai e confiscati.

Quanto alla vettura oggetto di confisca in prima istanza, il Tribunale di Torino ne ha già disposto l’assegnazione al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Asti.

Betty Martinelli

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