Sì al take away in Piemonte dal 4 maggio, ma Torino dovrà ancora avere pazienza. Dalla Regione, dopo il confronto con le associazioni dei commercianti, non arriva ancora il via libera al cibo d’asporto per il capoluogo piemontese.
Nel resto del territorio i clienti potranno recarsi presso i propri ristoranti, bar, gastronomie e pizzerie di fiducia a prendere la pietanza preferita. Saranno sempre in vigore le regole di sicurezza, che impongono il distanziamento sociale e l’uso della mascherina. Anche se - comunica la Regione - i sindaci potranno assumere misure differenti in caso di eventuali criticità, vietando l'attività sull'intero territorio comunale o delimitarla su parti di esso.
"Per Torino – commenta la Presidente dell’Ascom del capoluogo e provincia, Maria Luisa Coppa – riapriremo il 9 maggio, per poter così lavorare in vista della Festa della Mamma”.
"Abbiamo lavorato insieme alla Prefettura di Torino e ai rappresentanti degli enti locali per trovare una sintesi tra la prudenza che ci viene chiesta dai medici e l’esigenza di riapertura delle nostre attività - sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. La soluzione che abbiamo individuato ci permette di consentire il servizio di ristorazione da asporto, pur mantenendo alta l’attenzione. Il Piemonte sta ripartendo e lo fa con l’equilibrio necessario a garantire la salute dei suoi cittadini e della sua economia. Per la procedura di attivazione del servizio ho scelto la via più veloce, infatti basterà semplicemente comunicarlo al Comune, perché le nostre aziende hanno bisogno di lavorare e di farlo subito senza il peso della burocrazia. Il coinvolgimento diretto dei sindaci, invece, permetterà di valutare eventuali criticità e anche un monitoraggio costante della situazione. Prudenza e ripartenza possono e devono convivere. Basta avere buonsenso".
"In questo momento quasi surreale - aggiunge invece l’assessore Vittoria Poggio – era quanto mai fondamentale e importante dare un segnale positivo e di ritorno a una certa normalità al mondo dei ristoratori piemontesi. So benissimo che questa è solo una piccola vittoria per noi tutti che siamo chiamati nel prossimo futuro a ben altri sforzi e fatiche, a ben altre sfide. Ma poter dare comunque un po’ di ossigeno a tanti operatori economici e lavoratori, che contribuiscono ogni giorno alla ricchezza e al benessere del nostro territorio, per me e per la giunta regionale è motivo di grande soddisfazione".
L'attività di ristorazione da asporto sarà possibile dalle 11 alle 14 e dalle 18 alle 21, fatta salva la possibilità dei sindaci di modificare l'orario, in presenza di qualificate motivazioni e nel rispetto delle puntuali esigenze dei luoghi.
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