Più che un fiume una piscina a cielo aperto, con l’acqua limpida e trasparente come mai si era vista a Torino negli ultimi anni. Sono immagini epocali quelle che arrivano dal Po: nel tratto cittadino, il fiume solitamente sporco e inquinato è incredibilmente pulitissimo.
Tra i pochissimi aspetti positivi dell’emergenza causata dal Coronavirus, c’è quello relativo all’ambiente: mai negli ultimi anni le acque si erano presentate così pulite. Un segnale molto importante per la salute di un fiume. Il Po, di fatto, ha cambiato colore: il marrone fangoso ha lasciato spazio a un blu alternato al verde, a seconda del fondale. Un fondale visibile a occhio nudo, grazie alla limpidezza dell’acqua.<script type="text/javascript" src="//services.brid.tv/player/build/brid.min.js"></script>
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I “meriti” del lockdown, in tal senso, sono evidenti: l’impatto dell’uomo sulla natura in queste settimane è pressoché nullo e i benefici in termini di inquinamento sono palesi. L’assenza, o quasi, di scarichi delle aziende e dei cittadini hanno fatto sì che la qualità dell’acqua tornasse ai livelli di secoli fa. Un fenomeno che lascia inevitabilmente una riflessione: quanto incidono le nostre abitudini sull’ambiente? Una domanda alla quale bisognerà rispondere una volta terminata l’emergenza sanitaria del Covid-19.
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