Il Nazionale

Cronaca | 16 aprile 2020, 19:29

Covid-19: domani il personale di Amazon Torrazza incrocia le braccia

I sindacati chiedono maggiori informazioni riguardo ai contagi. Già da giorni era stato invece dichiarato lo stato di agitazione

Covid-19: domani il personale di Amazon Torrazza incrocia le braccia

Lo avevano annunciato già qualche giorno fa. Quando si erano rivolti ai vertici aziendali per ottenere maggiori informazioni riguardanti la gestione dell'emergenza Covid-19.

E così, domani, venerdì 17 aprile, tutto il personale diretto ed anche quello con contratto di somministrazione dello stabilimento Amazon di Torrazza incroceranno le braccia per tutta la giornata. Ad annunciarlo sono i sindacati Filt Cgil e Nidil Cgil.

"Nei giorni scorsi abbiamo fatto diverse richieste ad Amazon per avere maggiori informazioni sui contagi - spiega Simona Cavaglià, rappresentante sindacale di Filt Cgil -. Abbiamo chiesto maggiori dettagli sui reparti e sui turni coinvolti dal contagio, sono state fatte diverse riunioni e l'azienda non ha fornito queste informazioni".

"Purtroppo è un sito in cui lavorano tante persone e non parliamo solamente dei dipendenti di Amazon. Ci sono gli interinali, gli addetti alle pulizie, le ditte esterne, ci sono gli autotrasportatori - aggiunge dicendo anche che i sindacati hanno fatto diverse segnalazioni in Prefettura -. Come è accaduto in altre città, ci aspettiamo un intervento delle autorità, anche solo per limitare le spedizioni ai prodotti di prima necessità".

Sulla questione, l'azienda ha diffuso una nota ufficiale in cui sottilinea come "E’ nostra consuetudine informare in maniera trasparente e proattiva tutti i dipendenti nel momento i cui veniamo a conoscenza di un caso di positività all’interno dei nostri siti. Con la stessa trasparenza e tempestività informiamo il Comitato per la Sicurezza, in ottemperanza al Protocollo del 14 marzo. In merito alla richiesta di dettagli da parte delle RSA sul reparto e il turno del lavoratore, questi non sono stati divulgati a tutela della privacy del lavoratore e anche in considerazione del fatto che, poiché i lavoratori ruotano tra reparti e turnazioni, fornire questi ulteriori particolari sarebbe inutile nonché fuorviante. Alle RSA è stata data conferma di aver condiviso le informazioni necessarie con le autorità sanitarie locali e che tutti i casi di positività a COVID-19 di personale interno e di fornitori terzi sono gestiti in conformità alle loro direttive, anche per l’identificazione di eventuale personale venuto a contatto con personale contagiato".

E hanno aggiunto: "Sin dal primo momento, abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità locali per rispondere efficacemente alla situazione di emergenza, continuando a garantire il nostro servizio ai clienti e preservando allo stesso tempo la salute e la sicurezza di tutti i nostri dipendenti. In quest’ottica abbiamo introdotto una serie di misure preventive in tutti i nostri centri logistici per salvaguardare i nostri dipendenti ed i dipendenti dei fornitori di servizi: abbiamo aumentato le operazioni di pulizia dei siti, rivisto oltre 100 processi al fine di portare la distanza interpersonale minima a due metri e richiesto ai corrieri di restare a distanza quando effettuano le consegne, eliminando la firma di avvenuta ricezione del pacco. In linea con le previsioni del Protocollo del 14 marzo, stiamo inoltre effettuando controlli sulla temperatura prima che le persone entrino nei nostri siti e stiamo mettendo a disposizione del personale mascherine chirurgiche, il cui uso è oggi richiesto a tutti". 

Redazione

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