"La UEFA sta iniziando a capire che non è più possibile tornare a giocare in questa stagione”.
E le competizioni europee di questo 2020 – Champions ed Europa League – attualmente sospese per per via della pandemia da Coronavirus ed il conseguente allarme epidemiologico che questa ha scatenato in tutto il mondo - potrebbero anche non giocarsi più.
Ad esprimersi in questa direzione è stato, nei giorni scorsi, il virologo bela (e consigliere del presidente UEFA Ceferin) Marc Van Ranst, che ha parlato anche del protocollo applicato in Belgio che lo stesso Van Ranst, legato alla Federazione fiamminga, ha fortemente incanalato verso la sospensione della Serie A belga, apramente criticata dal presidente Ceferin, arrivato a minacciare l’esclusione dalle coppe del prossimo anno delle nazioni che avessero preso decisioni autonome in questa direzione..
“Il calcio resta un fattore secondario quando c’è in ballo la salute delle persone (finalmente un po’ di quella saggezza che in Italia va così poco di moda: ndr). Per questo motivo sia la Champions che l’Europa League potrebbero non essere recuperate” ha dichiarato Van Ranst a Het Nieuwsblad, quotidiano belga di lingua olandese.
Parlando dell’emergenza Covid-19 e delle decisioni che potrebbe prendere la Uefa Marc Vanr Ranst ha poi continuato: “Come si può parlare della riduzione delle misure e del ritorno a giocare se non sappiamo nemmeno se siamo al culmine del primo picco? Il calcio è la questione secondaria più importante del mondo e ne parliamo con i dieci specialisti, che determinano la strategia di uscita, però dobbiamo essere onesti: eventi di massa come partite di calcio o concerti musicali saranno tra le ultime cose a ricevere il permesso dai governi”.













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