L'anno scorso migliaia di persone, forse addirittura diecimila, erano salite al Colle per rendere onore agli Invincibili. Ma il 4 maggio cadeva di sabato, il Toro andava benissimo e, soprattutto, era il 70esimo anniversario della tragedia di Superga.
Oggi, ad un mese dalla ricorrenza, non si sa ancora come si svolgerà il tradizionale ricordo del Grande Torino. O, meglio, si sa che non potrà esserci il consueto assembramento di cuori granata, complici le restrizioni imposte dall'emergenza coronavirus. Magari per l'inizio di maggio le misure restrittive saranno allentate, ma appare evidente che, anche per ragioni di buon senso, prima ancora che di mera sicurezza, non ci potrà essere un bagno di folla per andare ad onorare la memoria di capitan Valentino e dei suoi meravigliosi compagni.
Don Riccardo Robella, parroco di Nichelino, ma anche e soprattutto padre spirituale granata, in un video postato nei giorni scorsi su Youtube ha cominciato a spiegare ai tifosi del Toro che quest'anno cambieranno molte cose, se non tutto.
Fratelli granata, mi rivolgo a tutti – ha detto Don Riccardo sul canale You Tube “TriniTube” – dai dirigenti al piccolo tifoso nato ieri, che ha già la sua sciarpetta del Toro. Stiamo vivendo un momento non semplice, dove siamo costretti a stare lontani uno dall’altro. Siamo chiamati a lottare, ma questo non ci è nuovo, per quanto riguarda il destino sportivo, ma anche per alcune cose che sono successe nella nostra vita di ciascuno di noi. Attraversiamo questo momento insieme, anche se a distanza”.
“Non sappiamo ancora come potremo viverlo. Ma sarà un 4 maggio che ciascuno di noi porterà nel cuore, nel quale dovremo segnare anche la nostra riscossa", ha aggiunto il padre spirituale del Torino. "Dovremo dare prova di maturità, dove non solamente pensiamo a noi. Diventiamo anche esempio e aiuto per tutti gli altri. Nella nostra storia abbiamo vissuto tante tragedie, è vero. Ma da tutte siamo stati capaci di rinascere, di risollevarci, di venirne fuori. E lo faremo anche questa volta, con la nostra caratteristica, il tremendismo, ricostruendo meglio, qualcosa di più bello e di più grande".
"Coraggio, fratelli! Attraversiamo questo momento, fino a che potremo ritrovarci insieme a fare il tifo e a urlare forza Toro”, ha concluso Don Riccardo.
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