La voglia di sole e socialità batte la paura del Coronavirus. Dopo il weekend di nuvole e pioggia, da ieri a Torino e provincia è tornato il bel tempo e le temperature sono nuovamente primaverili. E così la gente, anche se in misura più contenuta rispetto alle immagine di due settimane fa, è tornata a prendere d’assalto i parchi.
Il DPCM dell’11 marzo del governo Conte permette di svolgere attività sportiva all’aria aperta, quindi sì a jogging o camminate per chi non riesce a correre. Vietato quanto fotografato ieri pomeriggio sul lungo Po, a Madonna del Pilone, dove gruppi di ragazzi chiacchieravano tra di loro seduti sulle panchine. Gli anziani, immortalati anche loro sulla ciclopedonale davanti al Motovelodromo, dovrebbero evitare di uscire di casa: se necessario, non sedersi sulle panchine ed evitare gli assembramenti.
La sindaca Chiara Appendino ha deciso, la scorsa settimana, di dare un giro di “vite” sui parchi con maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e della Municipale. Posizionati poi cartelli nelle aree verdi -con le indicazioni relative alle misure di sicurezza da rispettare, come la distanza da tenere tra una per l'altra – e chiuse completamente le aree gioco per bimbi e sportive, come campi da basket e tennis.
Alcuni primi cittadini della cintura torinese – come Nichelino, Leinì, Chieri, Collegno, Grugliasco e Rivoli – hanno adottato misure ancora più stringenti, chiudendo completamente i parchi della città.
Il nuovo modello di autocertificazione, introdotto ieri, per gli spostamenti punta a colpire comportamenti scorretti come le passeggiate per "svago". Nel modulo si deve dichiarare di non essere malati e/o in quarantena: chi mentre potrebbe essere denunciato per reato contro la salute pubblica e rischiare fino a 12 anni di carcere.
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