Il Nazionale

Cronaca | 14 marzo 2020, 15:50

Coronavirus, volontari ti portano a casa farmaci e cibo: il Comune di Torino lancia un servizio per i più fragili

L'assessore Unia: "Da lunedì attivo anche un servizio di ascolto con psicologi, per tutte quelle persone che hanno bisogno di un consulto"

Coronavirus, volontari ti portano a casa farmaci e cibo: il Comune di Torino lancia un servizio per i più fragili

Un volontario che ti porta a spasso il cane, va in farmacia oppure ti consegna la spesa a domicilio se sei costretto a casa in quarantena per il Coronavirus o sei un soggetto anziano e/o malato a rischio. E’ questo il nuovo servizio lanciato oggi dal Comune di Torino per aiutare le persone più fragili o colpite dall’emergenza sanitaria.

Tutti i giorni – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Alberto Unia si potrà telefonare dalle 10 alle 17 all’800-444004, comunicando la propria necessità”. Le chiamate saranno saranno dai volontari della protezione civile ed indirizzate ad associazioni di volontariato: al momento hanno aderito a questa rete di solidarietà cinque, ma l’obiettivo è di allargare ulteriormente il cerchio. Diversi ambulanti, ad esempio, hanno già dato la loro disponibilità a consegnare la spesa a domicilio.

Tanti – ha poi aggiunto l’esponente della Giunta Appendino – ci hanno chiesto come possono dare una mano. La priorità per tutti deve essere stare a casa, per evitare la diffusione del contagio. In qualsiasi caso si può contattare sempre l’800-444004 e chiedere come ci si può mettere a disposizione”.

Da lunedì 16 marzo la Città attiverà poi un servizio di ascolto con psicologi, riservato a tutte quelle persone che hanno bisogno di un consulto in questo momento di difficoltà. “Chi sente la necessità -ha chiarito Unia - di un supporto, potrà chiamare da lunedì a domenica lo 011-01137782. Il numero sarà attivo dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 tutti i giorni”. Il servizio è gestito dall'associazione "Psicologi per il popolo".

"Stiamo mettendo in campo - ha aggiunto la sindaca Chiara Appendino - tutto quello che è possibile per non fare sentire le persone sole, ma essere più forti insieme per affrontare l'emergenza".

Cinzia Gatti

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