Il Nazionale

Sport | 08 marzo 2020, 18:00

Lega di Serie A durissima contro Associazione Calciatori e operato del Governo

Nel mirino il ministro dello Sport Spadafora: “Certe dichiarazioni contribuiscono solo ad accrescere lo stato di confusione generale e sicuramente non aiutano il sistema”. L’Assocalciatori: “Si fermi il campionato”

Lega di Serie A durissima contro Associazione Calciatori e operato del Governo

E’ durissima la reazione della Lega Calcio di Serie A alle parole del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che oggi ava parlato, senza troppo giri di parole, del prevalere di “interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà”, dopo che la sua proposta di sospensione immediata della Serie A era stata rispedita al mittente.

Dopo uno dei pomeriggi più confusi che la nostra mente ricorda (insieme con quel famigerato Perugia-Juventus che costò lo scudetto ai bianconeri), la Lega ha emesso poco fa questo comunicato.

"La Lega Serie A, fin dal primo giorno di emergenza per il Paese, ha sempre rispettato - per tutelare il supremo interesse alla salute - tutte le indicazioni governative ricevute sulla gestione epidemiologica del virus COVID-19, anche quando si sono manifestate in modo ondivago e contrastante.

A salvaguardia e a tutela della salute degli atleti tesserati dalle Società e degli addetti ai lavori, la Lega Serie A ha riunito prontamente, la scorsa settimana, in conference call, i medici delle Società, con il coordinamento del professor Casasco, per stabilire procedure e comportamenti atti a tutelare massimamente la salute di tutti.

Anche oggi la Lega Serie A si è attenuta strettamente a quanto determinato dal Dpcm emanato questa mattina dal Primo Ministro Conte, nel combinato disposto con la decretazione d’urgenza della FIGC (comunicato ufficiale 173/A) che ha stabilito che tutte le gare sul territorio debbano svolgersi a porte chiuse. Il ritardo del fischio d'inizio della partita Parma - Spal deve essere attribuito alla richiesta della Figc di un confronto urgente sulle richieste dell'Associazione Italiana Calciatori.

Contravvenendo alle previsioni contenute nel Decreto, che autorizza lo svolgimento delle gare professionistiche di Serie A TIM a porte chiuse, l'AIC ha chiesto, a pochi minuti dal fischio di inizio (di Parma-Spal: ndr), la sospensione del campionato, paventando lo sciopero dei calciatori.

Una richiesta che ha messo a serio rischio la tenuta del sistema, già fortemente penalizzato dallo stato di emergenza, minacciando anche il pagamento degli stessi stipendi dei calciatori. Il Consiglio di Lega Serie A, riunitosi nel frangente dello slittamento orario dell'inizio della gara del Tardini, ha ritenuto doveroso rispettare le indicazioni governative previste nel DPCM di questa mattina, proseguendo con lo svolgimento delle partite a porte chiuse.

Le medesime considerazioni qui espresse valgono per quanto riguarda i diritti televisivi, dove Lega, Sky e Dazn si sono attenute alle disposizioni in essere. Le reiterate e contrastanti dichiarazioni governative contribuiscono soltanto ad accrescere lo stato di confusione generale e sicuramente non aiutano il sistema a superare il momento di difficoltà generato dal Virus".

Poco prima una nota dell'Assocalciatori aveva ribadito come la Serie A andasse fermata.

"I campionati vanno fermati. Il segnale che le istituzioni sportive danno è pessimo. È pericoloso viaggiare da e per le zone rosse, è pericoloso giocare a calcio, è pericoloso salutarsi. Le squadre oggi stanno purtroppo scendendo in campo per dovere nei confronti di chi non ha il coraggio di decidere che il calcio non può avere deroghe contro il coronavirus. Martedì ci sarà il consiglio federale, ci aspettiamo una cosa sola, la sospensione dei campionati fino a quando non ci saranno le condizioni per giocare".

Walter Alberto

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