La notizia lanciata da Targatocn in merito all'accoglimento di una bara nel centro culturale islamico di corso Gramsci, a Cuneo, lo scorso 14 febbraio, ha sollevato numerose polemiche, soprattutto per chi ritiene che quel centro, ufficialmente un'associazione, sia in realtà una moschea a tutti gli effetti.
Nella mattinata di oggi, in un incontro in Questura, sono stati chiariti i fatti. Ci saranno delle sanzioni, in particolare in capo all'impresa di pompe funebri di Torino che si è occupata del trasporto della salma e all'associazione con sede in città.
"C'è stata leggerezza, ma non cattiva fede, sia da parte della famiglia del defunto che da parte dell'impresa torinese, specializzata proprio nel trasporto di persone di fede islamica" - è stato evidenziato.
L'uomo defunto, marocchino residente a Boves, è deceduto all'Hospice di Busca. La famiglia, prima del trasporto della salma al cimitero islamico di Alessandria, ha chiesto di fare uno stop presso il centro di corso Gramsci, per un momento di raccoglimento e di saluto con parenti e amici. Una richiesta fatta nella più totale semplicità e accolta dall'agenzia di pompe funebri.
Che, però, non poteva essere accolta. Perché i movimenti di una bara devono sempre essere segnalati agli uffici competenti del Comune, che deve registrare - sempre secondo le norme - dove il defunto viene caricato, dove si svolgerà la cerimonia funebre e in quale cimitero sarà sepolto. E ogni tappa di questo suo ultimo viaggio va segnalata a chi di competenza, quindi se i parenti decidono di fermate il carro funebre per un saluto magari in una chiesa diversa da quella in cui si svolgerà poi il funerale, è necessario segnalarlo al Comune.
Quindi, un comportamento irregolare c'è stato.
Della questione si sta occupando la Polizia Municipale di Cuneo, essendo stato violato il regolamento sul trasporto delle salme, come ha evidenziato la stessa assessora competente Paola Olivero ieri sera in consiglio comunale.
La sua risposta, nella quale si sottolinea come la questione sia puramente amministrativa: “Gli uffici preposti non hanno tenuto occhi e orecchie chiusi; nelle prime ore di sabato mattina hanno iniziato ad appurare la veridicità dei fatti e contestato le violazioni amministrative: tra un paio di giorni i verbali e le sanzioni verranno recapitate”.
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