Controlli a tappeto dei carabinieri contro i furti: due "sospetti" scoperti e portati in caserma a Malnate. Nella tarda serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Malnate hanno arrestato in flagranza di reato un 43enne cittadino albanese già noto alle forze dell’ordine, poiché resosi responsabile del reato di rientro illegale sul territorio dello Stato.
Inoltre nel corso delle stessa operazione hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Varese un altro cittadino albanese, di 46 anni, di fatto senza fissa dimora, regolare sul territorio nazionale, poiché resosi responsabile, in concorso con l’arrestato, del reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.
I militari dell’Arma, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, con particolare riferimento al contrasto dei furti in abitazione messi a segno nella fascia pomeridiana e serale, hanno sorpreso i due disoccupati albanesi mentre transitavano in via Como, a bordo di una autovettura Renault Capture.
I due sono stati sottoposti a una perquisizione personale e dell'auto su cui viaggiano: in questo frangente i due cittadini albanesi sono stati sorpresi possesso di un arnese atto allo scasso, del quale non sono stati in grado di giustificare il possesso. L'attrezzo è stato quindi posto sotto sequestro dai carabinieri.
Nel corso degli accertamenti, inoltre, è emerso che il 43enne albanese era gravato da un decreto di espulsione dal territorio nazionale con divieto di ritorno per cinque anni, emesso dal Prefetto della Provincia di Brescia. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma dei carabinieri di Varese, in attesa udienza di convalida, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
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