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Sport | 04 febbraio 2020, 09:00

Esposto del Psg Calcio alla Federazione per "ristabilire la verità dei fatti" accaduti durante Psg-Duomo Chieri

Il club di Pino Torinese ha ricevuto un’ammenda per un presunto comportamento offensivo dei propri sostenitori nei confronti dei ragazzi della squadra avversaria: “Ma è esattamente ciò per cui ci battiamo da tempo: no al calcio maleducato. Abbiamo chiesto agli organi competenti di verificare i fatti e di ristabilire possibilmente al più presto la verità

Esposto del Psg Calcio alla Federazione per "ristabilire la verità dei fatti" accaduti durante Psg-Duomo Chieri

I fatti risalgono al gennaio scorso, alla gara del Campionato Allievi 2003, per la quale il club di Pino Torinese ha ricevuto un’ammenda per un presunto comportamento offensivo dei propri sostenitori nei confronti dei ragazzi della squadra avversaria, ai suoi dirigenti la misura è parsa colma: “E’ esattamente ciò per cui ci battiamo da tempo: no al calcio maleducato. Nel referto un errore di valutazione deve aver ingenerato l’equivoco. Con un esposto abbiamo chiesto agli organi competenti di verificare i fatti e di ristabilire possibilmente al più presto la verità”.

Ecco il testo integrale dell’esposto inviato agli organi federali competenti.

In relazione alla gara del campionato Allievi 2003, PSG-Duomo Chieri disputata a Riva presso Chieri sabato 25 gennaio, si prende atto della decisione del Giudice Sportivo che ha comminato l’ammenda di euro 25,00 alla scrivente società ‘perché i propri sostenitori, per buona parte della gara, offendevano i componenti della squadra avversaria’.

A quanto però risulta ai nostri dirigenti, ai tecnici e giocatori presenti in campo nell’occasione della suddetta partita – scrive il presidente Massimo Mauda - , la descrizione di quanto accaduto riportata nel referto non coincide con la realtà anzi, è del tutto probabile che l’arbitro – secondo la nostra interpretazione - abbia fatto confusione invertendo completamente i fatti e gli autori delle azioni contestate oltre alle conseguenti responsabilità.

Vi chiediamo quindi di verificare l’accaduto, per fare chiarezza sulle reali responsabilità e per ristabilire la verità nei limiti del possibile.

La nostra società si è imposta da tempo l’osservanza di un modello etico che è riscontrabile attraverso iniziative che sono state riportate anche dai media nazionali, oltre che pubblicate sui nostri canali social e sul sito web. Inoltre abbiamo avviato attività didattiche volte proprio a condividere nella nostra comunità la consapevole importanza di un comportamento leale ed etico di tutte le nostre squadre in tutti i campionati.  

È per noi una fondamentale questione di principio quindi ristabilire l’esatta dinamica dell’episodio a cui abbiamo fatto riferimento e vi chiediamo di aiutarci a fare chiarezza”.

Walter Alberto

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