Una serie di furti contro i negozi, sfondando la vetrina con un estintore, ma anche uno scippo di un portafogli e una tentata rapina in un supermercato: nei guai un ventiseienne di Saronno.
Oggi i carabinieri di Saronno hanno arrestato, dando esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Busto Arsizio, un giovane del luogo, già noto alle forze dell'ordine, accusato di aver commesso negli ultimi mesi numerosi furti ai danni di cittadini e attività commerciali, oltre a una tentata rapina in un supermercato di Gerenzano.
Numerosa la lista degli episodi contestati, tutti verificatisi tra settembre e dicembre: ci sono tre furti con spaccata alla vetrata attraverso il lancio di un estintore, un furto in un negozio di abbigliamento, un furto di un portafogli strappato dalle mani a un cittadino per strada, furti all'interno degli spogliatoi di un'associazione sportiva, un furto di una bicicletta e un furto all'interno della sala d'attesa di una casa di cura, oltre alla tentata rapina al supermercato.
Le indagini condotto dai carabinieri della stazione di Saronno, supportate dal Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno messo in luce alcune circostanze comuni a una serie di furti che erano stati consumati negli ultimi mesi in città. Un aiuto fondamentale è arrivato dalle telecamere di videosorveglianza dei negozi colpiti, che avevano inquadrato, seppur travisato, il profilo di un uomo che dalle fattezze fisiche e dalle movenze appariva sempre lo stesso. In un'occasione, in particolare, da un fotogramma gli investigatori sono riusciti a distinguere nitidamente un tatuaggio che il giovane aveva sull'avambraccio. Questo particolare ha permesso agli inquirenti di iniziare a restringere il cerchio tra i sospettati.
Molto importante si è rivelata, inoltre, l'analisi di una telecamera di un bancomat dal quale l'uomo aveva prelevato la somma di 250 euro, utilizzando la tessera sottratta in occasione di un furto commesso ad un cittadino. In quell'occasione il 26enne aveva strappato dalle mani del proprietario il portafogli e dopo pochissimi minuti aveva prelevato al bancomat utilizzando la scheda e il pin che era stato annotato in un biglietto custodito nel portafogli rubato. Attraverso le analisi di tutte le immagini i carabinieri si sono messi sulle tracce del giovane ricercato.
Decisivo, per risalire al suo nome, è stato però un altro episodio: il 26enne si era tagliato, sfondando la vetrina di un negozio, perdendo del sangue, che è stato prelevato e analizzato dai carabinieri. Da una telecamere posta nelle vicinanze dell'attività commerciale trafugata, inoltre, si era notato che l'autore del furto, qualche decina di metri più distante, aveva fumato una sigaretta, gettando per terra il mozzicone. Raccolto, il mozzicone è stato inviato, insieme alle tracce ematiche, al Ris di Parma che ne hanno estratto il Dna trovando la compatibilità con quello di un soggetto già arrestato in passato per reati analoghi.
Trovato il nome, gli investigatori hanno messo insieme tutti gli elementi. Le immagini ritraevano un uomo delle sue stesse sembianze, il fotogramma del bancomat era corrispondente al volto dell'indagato, il 26enne di cui ormai era noto anche il nome aveva una bicicletta identica a quella descritta da alcune vittime di furti, che lo avevano visto fuggire in sella ad essa. Infine un paio di testimoni avevano riconosciuto nella sua foto segnaletica l'autore dei colpi cui aveva assistito. A corollario di tutto questo, una pattuglia dei carabinieri aveva controllato e fotografato il giovane con addosso gli stessi vestiti che indossava durante uno dei suoi furti.
I carabinieri hanno denunciato il giovane alla Procura di Busto Arsizio che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita oggi. L'uomo è stato quindi arrestato e portato in carcere a Busto. Sono in corso accertamenti per verificare se possa aver commesso altri furti.
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