L’appuntamento con la tradizione è domani sera alle 21, quando autorità e istituzioni accenderanno la grande pira del Falò della Motta, dopo aver portato la statua del Santo in processione fin sul sagrato della Chiesa.
Tutto si svolgerà come da copione, ma in realtà, uella di domani, sarà l'edizione più innoviativa del Falò, un appuntamento che negli anni ha saputo sempre rinnovarsi, sotto la regia dei Monelli della Motta, e quest’anno si è deciso di dargli la tanto attesa svolta green.
«In partnership con l’Osservatorio del Campo dei Fiori - spiega Giuseppe Redaelli, presidente dei Monelli della Motta – ripiantumeremo una parte del verde che è andato perso durante gli incendi dello scorso anno. Sarà il nostro modo per compensare la CO2 che verrà immessa nell’ambiente». Non solo, la pira del Falò sarà composta da pallet «di cui conosciamo la provenienza. Non accetteremo più mobili vecchi o oggetti da bruciare, perché non possiamo sapere che inquinanti contengano. I privati però possono continuare a portare i loro pinnetti natalizi da ardere».
Il falò, però, non è l’unico evento della rassegna dedicata al Santo. Il programma è fitto anche per la giornata di venerdì. Alle 11 la messa solenne nella chiesa della Motta; subito dopo, poi, la festa patronale avrà altri due dei suoi momenti più caratteristici: la benedizione degli animali e il lancio dei palloncini da parte degli alunni delle scuole primarie varesine, «anche questo momento sarà green – aggiunge – perché i palloncini saranno di tipo biodegradabile».
Non resta che attendere l’accensione del Falò e sperare che avvenga velocemente e che il fuoco si alzi vigoroso, senza fare troppo fumo, come segnale di buon auspicio per il prossimo anno. «L’interpretazione è soggettiva – conclude -, dipende da chi fa l’aruspice. Ci auspichiamo sempre che Sant’Antonio ci protegga a prescindere da dove va il fumo».
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