Il presidente del Tribunale di Asti torna sulla sentenza pronunciata il 18 dicembre prima che fosse ascoltata la difesa. Fatti oggetto anche di un'interrogazione del ministro Bonafede.
Undici anni, da infliggere a un padre, accusato di violenza sessuale nei confronti del figlio e una sentenza emessa senza che fosse ascoltata la difesa.
I giudici Amerio, Beconi e Bertolino erano chiamati a decidere su questo spinoso caso, ma la sentenza è stata letta senza aver ascoltato la difesa e dopo le rimostranze dell'avvocato Silvia Merlino, la sentenza è stata stracciata.
Scrive Girolami:" Consapevole del disagio che i fatti possono aver provocato, sento il dovere di precisare, anche per completezza di informazione nei confronti dei cittadini e dell'opinione pubblica, che i responsabili di Tribunale e Procura della Repubblica di Asti hanno, con piena trasparenza e senza il benché minimo indugio, curato la ricostruzione dei fatti informando gli organi e le autorità cui spetteranno le valutazioni e determinazioni nel rispetto del contraddittorio, cercando anche di adottare tutti i provvedimenti atti ad evitare che simili fatti possano verificarsi in futuro.
Il presidente conferma di voler attendere lo sviluppo senza affrettare giudizi negativi nei confronti di tutta la magistratura. "Sono convinto - scrive - che fermezza ma anche serenità si impongano a tutti coloro che, con diversi ruoli sono chiamati a contribuire al buon andamento della amministrazione della giustizia. Nel ribadire la consapevolezza della gravità di quanto accaduto ritengo opportuno attendere lo sviluppo degli iter procedurali attivati e gli eventuali provvedimenti conseguenti, non traendo affrettate e non condivisibili valutazioni e giudizi negativi nei confronti di tutta la magistratura che, anche nel nostro circondario, si è sempre adoperata senza risparmio di energie ed impegno al fine di amministrare la Giustizia nel modo più adeguato e con risultati positivi da tutti riconosciuti sia nel merito delle decisioni che in punto celerità della medesime".
Oggi intanto alla Camera Penale alle 18 ci sarà un’assemblea per dare esecuzione allo stato di agitazione degli avvocati, deciso mercoledì scorso.
Questa mattina il giudice Amerio ha annunciato in udienza di avere richiesto di essere applicato in Corte d’Appello e quindi non potrà gestire altri processi oltre quelli della giornata.
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