Una questione di sicurezza, ma pure di civiltà e di rispetto (anche per gli animali domestici). Il veglione in attesa del 2020 si era preparato con le migliori intenzioni - compreso il rischio di multe fino a 500 euro - dal punto di vista del divieto dell'uso dei "botti".
Ma anche all'osservatore più disattento, l'effetto sui cittadini torinesi è stato nullo o quasi. Se già nelle ultime ore del 31 dicembre 2019 si sono sentite esplosioni e i primi petardi in azione, già nell'ultima mezzora dell'anno passato c'è chi non ha resistito e ha cominciato a sparare parte dell'arsenale pirotecnico che aveva con sé.
Il massimo, ovviamente, lo si è raggiunto allo scoccare della mezzanotte, quanto Torino è stata letteralmente sovrastata da luci, fuochi, ma soprattutto scoppi ed esplosioni. Un "bombardamento" durato almeno un'ora, in tutte le zone della città. Alla faccia dei divieti e delle campagne di sensibilizzazione.
E i riflessi si ritrovano immancabilmente anche sui social (a cominciare dalla pagina Facebook della sindaca, Chiara Appendino), tra chi fa notare situazioni particolarmente sgradite in alcuni quartieri della città e chi, più rassegnato, invita a considerare che tanto si è sempre fatto così e che non è possibile mettere una pattuglia a ogni angolo di strada.
Per i vigili del fuoco, dunque, una notte ricca di interventi tra piccoli roghi, incendi di cassonetti e tante persone rimaste chiuse fuori casa, anche se al momento non si sono segnalati episodi di particolare criticità.
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