Il Nazionale

Cronaca | 30 dicembre 2025, 13:20

Caso Hannoun, gli avvocati: “Ha negato finanziamenti diretti o indiretti ad Hamas”

Il portavoce dei palestinesi in Italia ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti alla gip: “Solo attività di beneficenza per il popolo palestinese, mai aiuti ad Hamas”

Caso Hannoun, gli avvocati: “Ha negato finanziamenti diretti o indiretti ad Hamas”

Mohammad Hannoun, portavoce dei palestinesi in Italia, detenuto dal 27 dicembre nel carcere di Genova Marassi con l’accusa di aver finanziato Hamas, ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti alla gip Silvia Carpanini. A riferirlo è l’avvocato Emanuele Tambuscio, che insieme al collega Fabio Sommovigo assiste Hannoun.

"Ha rilasciato dichiarazioni spontanee anche perché non ha neanche iniziato a leggere gli atti, che sono tantissimi, quindi il nostro consiglio è stato quello di rilasciare dichiarazioni spontanee. Molto brevemente ha rivendicato la sua attività di raccolta fondi per attività determinate e precise di beneficenza a favore del popolo palestinese in tutte le sedi di Gaza, Cisgiordania e i campi profughi. Ha negato di aver mai finanziato direttamente o indirettamente Hamas e ha anche precisato che la sua attività è iniziata nei primi anni '90".

All’uscita dal carcere, Sommovigo ha aggiunto che Hannoun "Ha spiegato con un po' di dettagli per quanto possibile come hanno funzionato la raccolta fondi e la distribuzione prima e dopo il 2023, con i grandi cambiamenti che ovviamente tutto questo ha avuto nel 2023, e ha sempre chiarito che mai ha voluto o consentito che aiuti da lui raccolti e arrivati a Gaza fossero etichettati, distribuiti, utilizzati da Hamas per i fini propri di Hamas".

Hannoun resta al momento in carcere. Nei prossimi giorni i legali presenteranno una richiesta di attenuazione della misura cautelare e stanno valutando anche un eventuale ricorso al tribunale del riesame: "Ci penseremo nel termine, se decideremo di farlo lo depositeremo".

"Da anni - continuano i legali - ha i conti bloccati, ha specificato che l'unico modo per portare aiuti e far raccolta fondi, sulla base di numerosissime richieste di persone che volevano donare, era fare raccolta in contanti che tutte le volte sono stati dichiarati in uscita". Gli avvocati hanno inoltre chiarito che durante le dichiarazioni spontanee non si è entrati nel merito delle accuse che, secondo la difesa, si baserebbero su atti presentati da Israele. "Ovviamente non ne abbiamo parlato", ha spiegato Sommovigo.

Ieri, davanti al carcere di Marassi, si è svolto un presidio di solidarietà per Hannoun e per le altre persone arrestate. "Lo ha visto in televisione, è una persona molto posata e consapevole, penso fosse confortato", ha concluso Tambuscio.

Redazione

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