Torna davanti ai propri tifosi l'Asti, dopo il doppio scontro con il Bra, tra Coppa Italia e campionato, giocato per entrambe le volte all'Attilio Bravi. La risposta del pubblico ai numerosi inviti della società a supportare la squadra ed essere presenti sulle tribune è stato subito accolto. Grande tifo di ultras, famiglie e ragazzi del settore giovanile per tutti i 90 minuti di partita.
Prezzo del biglietto che è stato ripagato da un match scoppiettante, aperto fino all'ultimo secondo e che ha regalato un finale da cardiopalma in campo e sugli spalti.
I torinesi, sembrati più vivi sia atleticamente che mentalmente nel primo tempo, riescono ad aprire le marcature con il "gigante" Salah Aziz Binous: attaccante centrale di ben 200 cm d'altezza. Qualche centimetro di altezza in meno ma che sicuramente compensa con il fiuto del gol il marcatore del pareggio astigiano, il solito Diego "Ciccio" Valenti. Chieri che per tutta la seconda metà del secondo tempo, sentendo i "galletti" arrivare forte e spesso dalle loro parti, si chiudono a scudo, alla ricerca del contropiede. Purtroppo per loro la partita si è rivelata ancora molto lunga, e all'ultimo respiro, l'ex Modou Diop manda il pallone di un rigore pesantissimo, dalla parte opposta rispetto all'estremo difensore Faccioli, consegnando tre punti, ancor più gustosi poichè ottenuti in rimonta, ai suoi.
Una nuova versione dell'Asti di mister Sesia, che abbiamo già potuto ammirare all'opera nelle prime due uscite stagionali, abbandona il 4-3-3, punto saldo della scorsa stagione, per consentire al tandem d'attacco Diop-Valenti di creare una coppia d'attacco letale. Mentre Beppe Picone, costretto ancora ai box, viene sostituito da una mediana a due di quantità, formata da Ghiardelli e Ozara. Giovani ben strutturati e di corsa invece per mister Molluso, con Faccioli (classe 1998), il più anziano tra i convocati.
Una prima frazione equilibrata vede sin dall'inizio occasioni da una parte e dall'altra. Al quarto minuto l'ex Modou Diop, ora in forza ai biancorossi, si accende cercando di punire i vecchi compagni e tifosi, ma spara alle stelle con il destro, aprendo però un conto personale che lo vedrà protagonista in numerose occasioni nel corso del match. Azione in fotocopia degli azzurri del Chieri solo quattro minuti più tardi: la conclusione in porta, a seguito dell'assist a rimorchio, ad altezza dischetto del rigore, ha esito più pericoloso rispetto a quella di Diop. Brustolin respinge corto il pallone, sul quale è lesto ad avventarsi palmiere, ma ancor più lesto si dimostra Ghiardelli, che alza il muro dinnanzi alla sua porta, salvando un gol già fatto.
In un match con poche azioni personali pericolose, e squadre che ricercano cross e lanci lunghi, dovute anche all'erba un po'alta, è il folletto astigiano Hamza Kerroumi, a sfiorare l'eurogol con una giocata delle sue, ma il suo sinistro si spegne alto, a pochi centimetri dall'incrocio dei pali.
Faccioli riesce a sventare due grossi pericoli, prima su Ghiardelli e poi su Ozara. Dall'altre parte del campo, a cinque minuti dalla fine della prima frazione, dall'alto dei suoi 2 metri d'altezza, il bomber Binous, fa a sportellate con i centrali astigiani allontanandoli dalla diretta marcatura e incrociando con forza alle spalle di Brustolin, per l'1-0 Chieri.
"Galletti" che, probabilmente un po' nervosi essendosi trovati a rincorrere, nonostante le molte palle gol, si intestardiscono, rischiando anche di perdere palloni in zone sanguinose del campo, dopo aver tentato dribbling evitabili.
Al 56' basta uno spunto di Kerroumi, il quale si sposta rapidamente il pallone sul suo sinistro e lo pennella sul secondo palo, dove il sempre presente Valenti, riprende segnando, dopo un gran girone di ritorno nella scorsa stagione. Da questo momento in poi è egemonia biancorossa. Il gol segnato sembra aver cancellato quel pizzico di nervosismo e tensione, regalando alla squadra la voglia giusta e le idee per andare a completare la rimonta.
Il Chieri, per diminuire i danni, decide di optare per la tattica del recupero palla e ripartenza, ma inevitabilmente porta così l'Asti con continuità nella metà campo offensiva.
Protagonista di diverse occasioni da gol Diop, non riesce a concludere in modo preciso verso la porta di Faccioli, nonostante la posizione favorevole e gli ottimi inviti da parte dei compagni.
Al 74' i torinesi perdono un uomo, importante per mantenere l'assetto compatto della squadra alla ricerca del mantenimento del pari. Neso (classe 2003) viene cacciato dal direttore di gara, per un doppio giallo, e lascia i suoi in dieci per l'ultimo quarto d'ora abbondante. Gonella, neo entrato, Kerroumi e Diop si scatenano e al primo minuto di recupero, confezionano loro l'episodio della svolta.
Gonella fa girare il suo destro dal limite che, velenoso, mette in difficoltà Faccioli che respinge lateralmente. Raccoglie Kerroumi, che và forte sul muro. Qualche secondo di attesa e poi il braccio dell'arbitro ad indicare il dischetto, causa il tocco di mano di Gaido.
Prende il pallone Modou Diop, e nonostante la pressione fosse altissima su di lui, spiazza l'estremo difensore ospite.
Scivolano via inesorabilmente per il Chieri gli ultimi minuti di recupero. Torinesi che hanno pagato il proprio approccio contenitivo nella ripresa, probabilmente in debito di ossigeno dopo un primo tempo a grande intensità.
Se nel primo match di campionato Brustolin aveva regalato punti alla squadra, diventando eroe di giornata, con il più classico dei gol dell'ex Diop si prende questo premio oggi, portando i suoi a 4 punti nelle prime due partite, aspettando il match di mercoledì, ospiti della neo-promossa Cairese.
Raccolgono volentieri i tre punti sia il Main Sponsor biancorosso Bruno Scavino che il mister Marco Sesia :" Di queste partite devi guardare semplicemente il risultato e i punti che porti a casa" afferma Scavino. Dello stesso parere l'allenatore dell'Asti :"Tre punti che fanno classifica ma -aggiunge- dobbiamo migliorare. Sarebbe stato un peccato non vincerla, perchè l'Asti ha meritato."
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