Muore in ospedale, la figlia chiede l'autopsia, la procura acquisce i documenti sul decesso di Maria Sessarego

La Procura della Repubblica di Aosta ha acquisito alcuni documenti relativi alla genovese 84enne, Maria Sessarego, deceduta all’ospedale del capoluogo della Valle la settimana scorsa. La storia, raccontata dalla figlia della paziente, tratteggia alcuni punti poco chiari riguardo alla degenza del genitore in ospedale a causa del Covid e apparentemente in buona salute.

"Si era lamentata con me prima di finire in ospedale poiché diceva che nella residenza dove si trovava le stavano dando poco da mangiare", racconta la figlia, Caterina Marsano. La donna è stata ascoltata da un ispettore della polizia giudiziaria al quale ha prodotto la lettera inviata all’ospedale con la quale negava di aver dato l’autorizzazione a sospendere l’alimentazione alla madre come, invece, avrebbe sostenuto un medico del nosocomio.

"Ho chiesto più volte che a mia madre fossero date le cure migliori anche se una delle dottoresse mi ha risposto che non c’era più stoffa sulla quale lavorare. Un paragone a mio avviso poco delicato. Chiedo, quindi, di sapere i motivi del decesso di mia madre che prima di essere ricoverata si trovava in una Residenza per anziani ed era in salute seppur considerando gli acciacchi della sua età".

A distanza di sei giorni la Procura ha mosso i primi passi. La salma dell’ottuagenaria, è ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il pubblico ministero che si occupa della vicenda non ha ancora deciso se procedere con l’esame autoptico come richiesto da Caterina Marsano con un esposto-denuncia sottoscritto davanti ai Carabinieri.

Dallo Studio legale genovese Vernazza, il penalista Simone Vernazza, sottolinea che la sua assistita chiede solo chiarimenti sulle cause della morte del genitore. Bisogna, dunque, attendere la strada che vorrà intraprendere la Procura della Repubblica di Aosta che potrebbe dare luogo all’autopsia così come non ravvisare alcun bisogno dell’esame.