"Aron è un dono di Dio, arriva sette anni dopo sua sorella Agnes Iulia e vediamo cosa succederà in futuro: ci piacerebbe una famiglia numerosa".
Felici, stravolti da tanti sentimenti tutti insieme: Raluca e Iulian, mamma e papà del primo nato a Torino nel 2020 affrontano la loro giornata di gioia circondati da medici e infermiere dell'ospedale Martini. E inevitabilmente si misurano con flash, telecamere e taccuini.
Il loro piccolo (per modo di dire, visto che pesa già quasi tre chili e mezzo: 3 chili e 450 per l'esattezza), è venuto alla luce 49 minuti dopo la mezzanotte del 1° gennaio. "Ma noi lo aspettavamo per il giorno 6", raccontano divertiti i genitori.
Fretta di nascere, di vedere il mondo, ma anche di conoscere la sua famiglia. "E' stato un parto velocissimo - racconta la mamma, 26enne - non è durato nemmeno un'ora e mezza, siamo stati fortunati".
E poco importa aver trascorso un capodanno in sala parto: il conto alla rovescia ha portato a qualcosa di davvero unico e prezioso. "Ringraziamo l'ospedale e tutti i medici: sono stati meravigliosi", sottolinea il papà, che lo cura con lo sguardo mentre Aron - forse infastidito per il trambuso - mostra qualche segno di insofferenza a tutta questa popolarità improvvisa.
Si allarga così una famiglia che, pur con origini rumene, da molti anni vive a Torino. Il papà addirittura da 18 anni, di mestiere fa l'autista, mentre la mamma - che di mestiere fa la colf -vive sotto la Mole da 9 anni, "dopo il matrimonio".
E ovviamente c'è la sorella del neo arrivato: Agnes Iulia, 7 anni. Aron è il secondogenito. "Lei è la più entusiasta di tutti - racconta divertito il papà -. Non lo ha ancora visto e aspetta di conoscerlo più di chiunque altro".
Ad Aron, dunque, vanno i ciucci che Torino Oggi regala - come ormai tradizione - ogni anno al primo nato della città. Insieme ai migliori auguri per il futuro.
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