Il Nazionale

Attualità | 14 novembre 2025, 12:07

Ponte Morandi, Salis sfida Salvini: “Risarcite Genova o andiamo in tribunale”

La sindaca chiede milioni per i danni subiti dalla città e diffida Autostrade, Anas e ministero dei Trasporti. “Niente prescrizioni: chi ha sbagliato deve pagare”

Ponte Morandi, Salis sfida Salvini: “Risarcite Genova o andiamo in tribunale”

Risarcire i danni provocati alla città dal crollo del ponte Morandi il 14 agosto 2018, o si andrà in tribunale.

Così la sindaca di Genova Silvia Salis ha lanciato un ultimati politico e istituzionale che segna un cambio di passo rispetto al passato e che vuole tenere alta l’attenzione sui fatti dolori del crollo del Morandi.

Una sfida lanciata al ministro dei Trasporti Matteo Salvini con una diffida inviata il 7 novembre e che non riguarda solo il ministero ma anche Autostrade per l’Italia, Spea Engineering e Anas. Sessanta giorni di tempo per risarcire Genova dei danni diretti e indiretti (economici, patrimoniali, morali e d’immagine) prodotti dal crollo del Polcevera. Altrimenti Palazzo Tursi aprirà un contenzioso civile pronto a sfociare nelle aule giudiziarie. Una ingiunzione perentoria, accompagnata dall’avvertimento che la città è stavolta determinata ad arrivare fino in fondo.

Non una scelta di pancia, bensì un’urgenza giuridica.

Le cause civili per danni si possono intentare entro cinque anni, salvo che l’ente pubblico coinvolto non si costituisca parte civile nel processo penale. Questa era la strada intrapresa nel 2021 dall’allora sindaco Marco Bucci, ma nel settembre 2022 il tribunale escluse il Comune dal processo. Da quel momento, senza nuovi atti, la prescrizione risarcitoria rischiava di rientrare nei limiti ordinari, con una dead line che avrebbe potuto scattare già nell’ottobre 2026. 

La diffida di Salis non è dunque un semplice gesto politico: è l’atto necessario per interrompere la prescrizione, evitare che il Comune perda qualsiasi diritto di indennizzo e rimettere in moto una richiesta economica che, tra costi diretti e riflessi a lungo termine, vale decine e decine di milioni di euro.


 

Redazione

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