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Politica | 10 ottobre 2025, 12:21

Vertice in vista sul futuro del mercato annonario di Sanremo: tra proroghe, timori e richieste di chiarezza

Dovrebbe svolgersi a breve tra sindaco Mager, assessore Artusi, associazioni di categoria e gruppo Arimondo

Vertice in vista sul futuro del mercato annonario di Sanremo: tra proroghe, timori e richieste di chiarezza

Nei prossimi giorni è atteso un nuovo incontro al vertice che vedrà seduti al tavolo il sindaco Alessandro Mager, l’assessore al commercio Lucia Artusi, le associazioni di categoria locali e rappresentanti del gruppo Arimondo, protagonista nelle ultime settimane della proposta (ancora in fase embrionale) per la gestione del mercato annonario di Sanremo. Il gruppo Arimondo, con base a San Bartolomeo al Mare, attivo nel settore della grande distribuzione (con i marchi Pam ed Eurospin), ha nei giorni scorsi presentato al Comune una manifestazione d’interesse per la gestione del mercato annonario, inserendo nel progetto anche un’area di riqualificazione dell’area ex Sati con parcheggio e punto vendita. 

Tuttavia, l’amministrazione comunale ha subito adottato una posizione prudente. Palazzo Bellevue ha sottolineato che quella trasmessa da Arimondo è una proposta generica, non un progetto definito, e che saranno richieste integrazioni prima di poterla valutare concretamente. Sul fronte delle concessioni degli operatori attuali del mercato, facenti capo al Comune, è emersa l’esigenza di prorogare tali concessioni (in scadenza alla fine dell’anno) per mantenere una continuità gestionale nel frattempo in cui si attendono i criteri nazionali per bandi “a prova di ricorso”. L’assessore Artusi ha spiegato che, a causa dell’attesa dei decreti attuativi (legati in particolare alla normativa Bolkestein), non è ancora possibile predisporre i bandi. Ha poi annunciato che la proroga dell’attuale concessione verrà formalizzata per un anno. 

Tra gli operatori del mercato è forte la preoccupazione: alcuni hanno denunciato che per decenni non vi siano stati aggiornamenti dei canoni né bandi nuovi, contribuendo a una situazione che definiscono “ferma da 35 anni”. Le associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato) hanno espresso la propria contrarietà all’idea di affidare il mercato a un operatore privato, ribadendo che il mercato annonario deve restare pubblico. Il presidente di Confcommercio Sanremo, Andrea Di Baldassare, ha dichiarato che l’ente ha accolto con favore l’annuncio della proroga, ma ha avvertito che la robustezza del mercato è anche funzione del commercio nelle attività esterne all’area del mercato, e che ogni scelta dovrà rispettare l’equilibrio della rete commerciale cittadina. Da parte sua, il sindaco Mager ha cercato di rassicurare gli operatori, affermando che non sussiste volontà di “regalare” la struttura a nessuno e che verrà valutata qualsiasi proposta con rigore, senza rinunciare alla tutela del bene pubblico. 

Prima che il confronto possa svolgersi su basi solide, restano alcune questioni che il Comune ha messo in primo piano: il regolamento attuale del mercato prevederebbe la gestione diretta da parte del Comune; un’eventuale passaggio al privato richiederebbe una modifica regolamentare con voto del Consiglio comunale. Essendo il mercato una struttura pubblica, qualsiasi affidamento privato dovrà avvenire tramite gara con evidenza pubblica; la manifestazione d’interesse di Arimondo dovrà quindi trasformarsi in un progetto che possa essere inserito in un’operazione trasparente. Il Comune richiede che la proposta di Arimondo venga integrata con elementi tecnici e finanziari, per poter elaborare uno studio di fattibilità concreto; allo stato attuale la proposta è considerata ancora vaga. L’area ex Sati, inserita nel progetto più ampio presentato da Arimondo, è oggetto di complessità legate all’uso dei suoli, vincoli urbanistici, prossimità a zone sensibili (cimitero, aree archeologiche) e alle modalità di realizzazione del parcheggio interrato. 

Il prossimo incontro potrebbe essere propedeutico ad orientare la fase successiva di questa vicenda. Da un lato, gli operatori del mercato chiedono certezze e tutela delle loro attività; dall’altro, l’amministrazione dovrà comporre l’esigenza di trasparenza e rispetto delle norme con la necessità di rilanciare un mercato che oggi appare in sofferenza. Fino ad allora, la proroga concessa per un anno alle attuali concessioni garantirà un margine temporale per mettere ordine e valutare le proposte, senza che nessuno venga precipitato in scelte irreversibili.

Carlo Alessi

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