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Politica | 10 ottobre 2025, 13:10

Davanti alla Regione per salvare il trasporto pubblico: "Più assunzioni e più mezzi per un servizio dignitoso"

Un documento di 27 pagine portato ai piani alti della Grattacielo. In un questionario solo l'1% si dice soddisfatto del servizio

Davanti alla Regione per salvare il trasporto pubblico: "Più assunzioni e più mezzi per un servizio dignitoso"

Un grosso cartonato con disegnato un autobus davanti all'ingresso del palazzo della Regione. A terra un contenitore zeppo di pennarelli e un cartello: "Nel trasporto che vorrei... scrivicelo qui". Più sicurezza, più puntualità, più pulizia. Elettrico, efficace, efficiente. Gratuito,  affidabile, equo. Transizione giusta, più lavoro e più giustizia sociale.

E poi richieste più specifiche, dell'estensione all'orario della metro, alla riattivazione della linea per Rivoli.

La mobilitazione della Cgil per il trasporto pubblico arriva sul piazzale della Regione. Le richieste riguardano la tutela del lavoro, ma anche altri aspetti. Dal potenziamento del servizio del trasporto pubblico, in primis con più operatori, ma anche con mezzi rinnovati. 

I dati del Tpl in Piemonte 

Stando ai dati del 2023 il parco autobus regionale è costituito da 2.403 mezzi, con un’età media della flotta di 10,65 anni, quando non dovrebbero superare i 9 anni.

E perlopiù sono mezzi inquinanti. Stando ai dati diffusi dal sindacato: due anni fa il 18% dei mezzi era ancora euro 2 e euro 3, il 4% euro 4, solo il 2% elettrico. E in 5 anni la flotta è diminuita di circa 500 unità.

C'è poi un tema di carenza di personale, ridotto di un migliaio in dieci anni, e con un’età media di 55 anni. Per sopperire alla mancanza, calcolato sulle ore di straordinario, servono per la Cgil, 600 addetti.

Un documento di 27 pagine 

Ma il trasporto pubblico è questione trasversale, non solo di lavoro. Motivo per cui diverse anime della società civile hanno preso parte alla redazione del documento "Il trasporto che ci salva". Un testo di 27 pagine che tocca tanti punti e che è stato trasportato ai piani alti della Regione. Tra chi lo ha realizzato c'è Fridays For Future, l'Unione degli Universitari, Legambiente, Federconsumatori, il Comitato dei Pendolari di Comis, Arci e Libera.

Tutte realtà che da febbraio si sono unite per far sentire la loro voce e che hanno raccolto in un questionario le voci di 2000 piemontesi che a vario titolo utilizzano i mezzi pubblici.

Un terzo degli intervistati utilizza i mezzi pubblici, il 17% ogni giorno. Ma poco piu dell'1,6% definisce il servizio ottimo. In generale si chiede puntualità, più corse e con prezzi più bassi.

Le anime della piazza

Alla manifestazione erano presenti rappresentanti del mondo dei pensionati, del volontariato come Auser e Volt, come Davide Tramonta, che ha chiesto (e scritto sul bus in cartone) "un trasporto pubblico dignitoso e capillare". In piazza anche la  politica con Partito Democratico,  Alleanza Verdi Sinistra Movimento 5 Stelle.

"Viviamo in una Regione dove si usa l'auto privata anche quando non puoi permettertela - sostiene Stefania Pugliese, segretaria Regionale - questo perché il trasporto pubblico non funziona."

Sul palco diversi interventi di lavoratori: dall'Amazon di Vercelli, alla Bartolini di Sito a Gtt. Poi una delegazione ha incontrato la sottosegretaria alla presidenza della Regione Claudia Porchietto.

"La Regione ci ha assicurato che riaprirà i tavoli programmati -  ha detto a seguito dell'incontro Pugliese - in un percorso che tiene insieme le associazioni che da mesi lavorano per un trasporto pubblico migliore. Evidentemente non è stato fatto abbastanza. Vogliamo più risorse, più mezzi, più assunzioni, più tutele, per modificare il paradigma".

"Torneremo su ogni tema e torneremo in tanti - ha concluso Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte - riattivare i tavoli è un risultato. Vuol dire che erano fermi. oggi abbiamo aperto la vertenza Piemonte sul trasporto pubblico".

Il confronto con i lavoratori

"In questi anni abbiamo investito centinaia di milioni di euro per migliorare autobus, treni e infrastrutture, offrendo ai cittadini un trasporto più moderno, sicuro e sostenibile: il trasporto pubblico Piemonte non ha quindi bisogno di essere salvato, ma di proseguire nel percorso di crescita e rinnovamento che è già in corso". Così l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi è intervenuto in risposta alla manifestazione di oggi al Grattacielo Piemonte promossa da CGIL Piemonte e altre associazioni di categoria.

Nella mattinata, al termine di un incontro con una delegazione di lavoratori, il sottosegretario Porchietto ha dichiarato: "È stata l’occasione per spiegare il lavoro fatto e illustrare i prossimi investimenti: l’obiettivo di tutti è il potenziamento del trasporto pubblico sul territorio. Ho voluto ribadire alla delegazione ricevuta questa mattina la piena disponibilità della Regione a collaborare attivamente. L’incontro ha confermato la volontà condivisa di proseguire un dialogo costruttivo con tutti i rappresentanti al tavolo".

Il rinnovo della flotta su gomma

Il bilancio presentato dalla Regione delinea un settore in forte evoluzione. Grazie all’unione di diversi programmi di finanziamento, tra il 2021 e il 2024 sono stati sostituiti circa 650 autobus, a cui si aggiungono 90 mezzi finanziati direttamente dallo Stato. La nuova programmazione 2024–2028 garantirà ulteriori risorse per sostituire oltre 200 mezzi, eliminando di fatto tutte le categorie più inquinanti ancora circolanti in Piemonte e garantendo maggiore comfort e sicurezza agli utenti.

Il potenziamento del servizio ferroviario

Analogo il lavoro svolto sul trasporto ferroviario regionale, grazie al rinnovo dei contratti di servizio che ha dato nuovo impulso al servizio e al materiale rotabile. Entro giugno 2026 saranno 71 i nuovi treni in servizio, di cui 51 già operativi. La Regione ha inoltre riaperto importanti linee chiuse da anni, restituendo mobilità a territori rimasti isolati: dopo la riapertura della linea Asti–Alba e Casale–Mortara nel settembre 2023 e il collegamento per l’aeroporto di Caselle a gennaio 2024, è stata riaperta a gennaio 2025 la linea Saluzzo–Savigliano. Entro il 2026 è previsto il completamento del collegamento ferroviario fino a Ceres, con connessione diretta alla rete metropolitana di Torino.

Passeggeri ai livelli pre-pandemia

I dati di bilancio confermano l’efficacia della strategia regionale. Secondo i dati ufficiali pubblicati sulla Carta dei Servizi di Trenitalia, nel 2024 i passeggeri trasportati in Piemonte sono tornati ai livelli pre-Covid, con un calo di appena lo 0,7%. Dopo il drastico calo del 2020 e la ripresa graduale del 2021, la crescita è stata costante negli anni successivi, con incrementi a doppia cifra e un ulteriore aumento nei primi mesi del 2025. "Si tratta di un risultato tutt’altro che scontato – sottolinea l'assessore Gabusi – se pensiamo che nel frattempo sono cambiate le abitudini di lavoro e di vita, con lo smart working che ha ridotto la necessità di spostarsi. Nonostante questo, il trasporto pubblico piemontese è tornato ai livelli pre-pandemia e continua a migliorare. È la dimostrazione concreta che la direzione intrapresa è quella giusta".

Uno sguardo al futuro

Con oltre 400 milioni di euro investiti tra autobus e treni nuovi, il Piemonte si conferma tra le Regioni italiane più attive nella mobilità sostenibile, con l’obiettivo dichiarato di ridurre le emissioni, migliorare l’efficienza del servizio e garantire ai cittadini un trasporto pubblico moderno, accessibile e sicuro.

Daniele Caponnetto

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