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Politica | 10 ottobre 2025, 13:02

Bucci apre all’ipotesi di un termovalorizzatore a Scarpino: “Meglio un impianto più piccolo, ma serve farlo”

Il presidente della Regione rilancia l’ipotesi di un solo impianto a Genova, con una capacità ridotta rispetto alle 320 mila tonnellate previste dal bando Alrir: “Ci sono le condizioni per andare avanti, il Comune era già pronto due anni fa”

Bucci apre all’ipotesi di un termovalorizzatore a Scarpino: “Meglio un impianto più piccolo, ma serve farlo”

 Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci apre con decisione all’ipotesi di realizzare un termovalorizzatore a Scarpino, nella zona già destinata alla gestione dei rifiuti, ma ipotizza un impianto di dimensioni più contenute rispetto a quelle indicate dal bando approvato da Alrir, l’Agenzia ligure dei rifiuti.

Anche perché 320 mila tonnellate forse sono troppe – spiega Bucci – potremmo accontentarci di stare a 200 o 240 mila. Tutto è molto fattibile, non ci sono vincoli stretti: c’è invece la possibilità di trovare veramente una soluzione, perché ce n’è bisogno. E io sono stato un fautore di questa scelta sin da qualche anno fa”.

Il presidente ricorda come già in passato il Comune di Genova avesse manifestato la propria disponibilità a ospitare un termovalorizzatore sul territorio comunale: “Come vi ricordate – aggiunge – il Comune aveva scritto una lettera alla Regione dicendo che era pronto a fare il termovalorizzatore nel territorio di Genova. Questo è successo due o tre anni fa, c’è già un documento che lo attesta. Quindi si tratta soltanto di andare avanti, nel caso in cui si voglia davvero realizzarlo in città”.

Bucci, invece, boccia l’idea di costruire due impianti distinti: “Penso che siano inutili – precisa –. Ne dobbiamo fare uno solo. E comunque il fatto che sia più piccolo è relativo, nel senso che oggi si possono sviluppare filiere produttive molto efficienti. Inoltre, contiamo che in futuro la quota di rifiuti indifferenziati tenda a diminuire, grazie all’aumento della raccolta differenziata. Siamo nell’ottica di fare le cose bene”.

Redazione

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