Il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria (Sezione Prima) ha accolto il ricorso presentato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) contro il Comune di Taggia in merito alle proroghe delle concessioni demaniali marittime a fini turistico-ricreativi. Con la sentenza depositata dopo l’udienza pubblica del luglio scorso, il TAR ha dichiarato illegittimi gli atti comunali che avevano disposto il prolungamento delle concessioni, confermando la necessità di applicare i principi europei di concorrenza e trasparenza.
L’AGCM aveva impugnato: la delibera della Giunta del 14 dicembre 2023, con cui le concessioni balneari erano state prorogate fino al 31 dicembre 2024 e la successiva delibera del 3 dicembre 2024, che recepiva il decreto-legge e prorogava ulteriormente le concessioni fino al 30 settembre 2027. Secondo l’Antitrust, entrambe le decisioni contrastavano con le pronunce dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (sentenze n. 17 e 18 del 2021), che avevano fissato come termine ultimo il 31 dicembre 2023 e imposto alle amministrazioni di indire gare pubbliche per l’assegnazione delle concessioni scadute.
Il TAR ha accolto le censure dell’AGCM sotto diversi profili:
- Violazione di legge: la delibera del dicembre 2023 si fondava su una norma già abrogata (la versione originaria dell’art. 3, comma 3, L. 118/2022), che non era più in vigore al momento dell’adozione dell’atto.
- Proroga illegittima: il Comune non aveva indetto alcuna gara pubblica entro il termine biennale fissato dal Consiglio di Stato (novembre 2021 – dicembre 2023) e la proroga disposta non poteva essere qualificata come “tecnica”, essendo generalizzata e priva di un procedimento selettivo già avviato.
- Contrasto con il diritto UE: la delibera del dicembre 2024, che recepiva la proroga al 2027, è stata dichiarata illegittima perché applicava una norma nazionale in contrasto con i principi europei di concorrenza e libertà di stabilimento (art. 49 TFUE e direttiva 2006/123/CE).
Il Collegio ha ribadito che le proroghe generalizzate non sono ammissibili e che eventuali proroghe “tecniche” sono consentite solo in presenza di gare già indette, ma non ancora concluse per cause oggettive.
Il TAR ha dichiarato illegittima la delibera del 2023 con cui il Comune aveva prorogato le concessioni al 2024 ed annullato la delibera del 2024 che fissava la proroga al 30 settembre 2027, disapplicando la norma nazionale di riferimento. Il Comune di Taggia è stato inoltre condannato al pagamento di 5.000 euro di spese processuali a favore dell’AGCM.
La sentenza si inserisce nel solco già tracciato dal TAR Liguria e dal Consiglio di Stato: le concessioni balneari non possono essere prorogate automaticamente, ma devono essere messe a gara nel rispetto delle regole europee.













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