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Politica | 17 luglio 2025, 17:01

Caos in Consiglio, l’opposizione abbandona l’aula e accusa la giunta: “Colpo di mano sull’IMU, negata ogni forma di confronto”

Dopo la mancata convocazione della conferenza dei capigruppo sull’aumento dell’IMU a canone concordato, l’opposizione esce dall’aula e indice una conferenza straordinaria. “Metodo antidemocratico, colpiti ventisettemila genovesi”. Al centro delle critiche la variazione di bilancio approvata "senza dibattito"

Caos in Consiglio, l’opposizione abbandona l’aula e accusa la giunta: “Colpo di mano sull’IMU, negata ogni forma di confronto”

Si è consumata una frattura profonda tra maggioranza e opposizione durante la seduta odierna del Consiglio comunale: il casus belli è stata la variazione di bilancio contenente un aumento dell’IMU sugli affitti a canone concordato, approvata in Giunta senza "previo confronto in aula né in sede di conferenza dei capigruppo". L’opposizione ha chiesto invano una nuova capigruppo per discutere il tema e, di fronte al rifiuto e a seguito di una votazione a esito negativo per la discussione, ha abbandonato l’aula in segno di protesta, convocando una conferenza straordinaria per spiegare pubblicamente le proprie ragioni.

L'onorevole Ilaria Cavo (Bucci - Orgoglio Genova – Noi Moderati), prima firmataria della richiesta di dibattito, ha parlato di un’occasione mancata: “Avevamo chiesto un 55 per aprire un confronto in aula su una misura che tocca 27mila genovesi. La maggioranza ha scelto invece di deliberare in Giunta e negare il dibattito, persino rifiutando la seconda capigruppo. Se c’è convinzione nella misura, perché negare il confronto? Il vero errore è pensare di aver vinto oggi: quella che abbiamo vissuto non è stata una vittoria politica, ma una sconfitta democratica".

Se si è convinti della bontà della misura, perché evitare il confronto pubblico? L’aumento dell’IMU sul canone concordato è una novità che incide su migliaia di famiglie genovesi. È una decisione mai vista in questi anni, portata avanti in fretta e senza trasparenza", aggiunge. 

Cavo contesta anche la narrazione secondo cui la manovra sarebbe a vantaggio delle fasce più deboli: “Questa misura non solo colpisce i proprietari, ma ha un impatto diretto sugli inquilini. È falso dire che aiuta le categorie fragili: nel medio-lungo periodo andrà invece a penalizzarle. Noi volevamo discutere in aula per stimolare una riflessione nella giunta, ma ci è stato impedito". 

Infine, la consigliera ha lanciato un appello alla maggioranza: “Non si tratta solo dell’IMU. Il vero tema è il metodo: serve rispetto per il ruolo delle opposizioni. Pensare di aver vinto dopo l’abbandono dell’aula è l’errore più grande. Non è stata una vittoria, ma una sconfitta per tutti, anche per i cittadini che ci hanno votato e ai quali dobbiamo risposte. Mi auguro una seria riflessione su come condurre i lavori in futuro". 

L'ex vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi (Vince Genova) ha rincarato la dose, attaccando frontalmente metodo e contenuti: “Quella sull’IMU è una delle decisioni più odiose prese da questa giunta. Nessuna informativa in Consiglio, nessuna trasparenza. La sindaca continua a evitare il confronto con sindacati, associazioni, opposizioni. I cittadini ci hanno contattato increduli, molti anche elettori del centrosinistra". 

Paola Bordilli (Lega) ha evidenziato il rischio di “scollamento tra giunta e maggioranza” e ha criticato l’impatto della misura sugli affitti brevi:
In otto anni non abbiamo mai aumentato le tasse. Avremmo potuto trovare soluzioni alternative, tutelando il diritto alla casa senza colpire le famiglie". 

Mario Mascia (Forza Italia) ha definito l’operazione “una doccia fredda” per le associazioni coinvolte: “Mai negata una conferenza capigruppo in passato, Bucci ci ha sempre messo la faccia. Ora, invece, si bypassa tutto per colpire 27mila nuclei familiari. E mi chiedo se gli aumenti non servano a pagare consulenze per progetti come lo Skymetro". 

"Abbiamo chiesto di approfondire tematica specifica ovvero aumento IMU. Durante la capigruppo di stamattina hanno votato loro per commissione sapendo che non avremmo mai potuto trattarla. Non ci sarebbe però, prima di votazione martedì, stato il tempo di discuterne. Hanno bocciato la richiesta di trattarlo con 55 in aula e così dopo è arrivata la notizia della votazione in giunta. Ci hanno vietato poi la capigruppo e questo significa politicamente volontà di non discutere l’argomento e conferma un unico dato: questa, oggi e domani, non la faremo. Potremmo marginalmente discuterla”, afferma il consigliere Sergio Gambino. 

L’opposizione annuncia, così, battaglia e richieste di chiarimento soprattutto sul metodo di gestione del confronto istituzionale, che per molti esponenti sta minando la credibilità e l’equilibrio dell’intera amministrazione.

Federico Antonopulo

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