«Mai vista una cosa simile», cioè una primavera tanto piovosa e fredda. E se a dirlo è Renato Pozzi, volto conosciutissimo e anima della città e non solo in campo florovivistico, non c'è da dubitarne. Lo abbiamo incontrato nella sua Floricoltura di via Monte Generoso tra Bizzozero e le Bustecche dove, tra piantine da orto, fiori e piante da giardino o da casa lui, è aiutato da moglie Paola e papà Angelo, nume tutelare del settore: con lui abbiamo provato a fare il punto e a dare qualche consiglio ai moltissimi varesini che, dopo metà giugno, non s'arrendono nemmeno di fronte al cielo e non rinunciano all'orto, alle piante e ai fiori di una città dove il giardinaggio rappresenta una vocazione e una cultura storica.
È stata una primavera decisamente bagnata: le era mai successo di vedere così tanta pioggia in pochi mesi?
Mai capitato: le cose che mi hanno stupito sono state la continuità delle piogge e le temperature così basse per il periodo. Il 25 aprile ho fatto una foto al termometro che segnava addirittura 2 gradi. Infatti, per questo motivo, la gente ha aspettato a fare l'orto fino alla metà di maggio, che non è neanche sbagliato, però, solitamente, il termine massimo è il giorno di San Vittore (8 maggio). Quest'anno c'è gente che sta mettendo a dimora adesso le piantine di pomodoro e, oltretutto, tenere le piantine da orto vendibili fino a questo periodo non è una cosa semplice e può andare a discapito della qualità.
Un evento mai visto, quindi?
Una cosa simile non è mai successa. Ci sono stati anni in cui c'era una settimana di brutto tempo, mai un periodo prolungato per mesi. Mio papà Angelo, che ha 91 anni, mi dice di aver visto settimane primaverili brutte, e persino la neve a maggio, ma si trattava di quei pochi giorni anomali. Una primavera così non l'ha mai affrontata neppure lui. C'è sempre stato, negli anni, qualcosa che ha guastato la stagione, come l'eccessivo caldo, la grandine, il freddo, ma così tante giornate novembrine in primavera sono un record.
Per chi ancora deve completare l'orto, cosa consiglia?
Se le temperature saranno piuttosto calde, si è ancora in tempo ad allestire l'orto. Ad esempio, se qualcuno non ha piantato pomodori, peperoni o melanzane, può farlo adesso. Gli effetti del "ritardo" si vedranno poi al momento della raccolta, che sarà ritardata, cioè da metà agosto in poi. Oppure sarebbe una buona idea puntare sulle coltivazioni prettamente estive, come le verze e i cappucci.
E per quanto riguarda le piante da giardino o da balcone?
I fiori seguono l'andamento dell'orto: addirittura sembrava che dopo ogni piovuta, le viole diventassero più belle. Adesso che comincia a fare caldo, non reggono più. Il problema dei fiori è stato, invece, un inverno poco rigido: questo ha permesso alle piante di resistere maggiormente e arrivare alla nuova stagione. Tante hanno conservato i fiori anche senza essere state protette con gli appositi metodi per difenderle dal freddo. Molti clienti mi hanno mostrato dei gerani dell'anno precedente ancora in ottimo stato. Se mi consentite una battuta, per noi del mestiere questo è stato un po' un problema perché si ripercuote sull'acquisto di nuove piante (Renato sorride...).
Cosa c'è da augurarsi ora?
Bisogna sperare che non faccia temporali troppo violenti, come accaduto nei giorni scorsi. Inoltre, i temporali sembrano ogni anno concentrarsi nella stessa zona: speriamo che non ci prenda di mira.
Tutta questa pioggia ha effetti su insetti e parassiti che potrebbero danneggiare le colture?
Quest'anno le lumache l'hanno fatta da padrone e hanno "banchettato" parecchio. Siamo, però, in ritardo con afidi e pidocchi per via del freddo, ma arriveranno. A Varese, per il momento, la Popillia (insetto responsabile delle perdite di raccolto in tutto il mondo) fortunatamente non si è ancora vista.
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