Oggi è il momento del ricordo e del cordoglio per la scomparsa di Simone Rossi, il 43enne di Alassio, che ha perso la vita ieri a Monesi, nel corso di una escursione di sci alpinismo sulla vetta del Redentore.
Ma è anche il momento per una riflessione su uno sport che, purtroppo, molto spesso ci consegna tragedie di questo genere. E in molti si chiedono se, proprio ieri quando si era ancora in piena allerta arancione, quando al mattino stava ancora nevicando e con l’allerta valanghe annunciato, fosse il caso di avventurarsi sulla vetta sopra l’abitato di Monesi.
Domande che si pone chi, magari, non è appassionato di uno sport avventuroso come lo sci alpinismo che vede però migliaia di persone praticarlo. Secondo quanto confermato dai soccorritori i sei escursionisti erano esperti e conoscevano bene la montagna. Purtroppo ieri, proprio al termine della perturbazione che ha portato pioggia sulla costa e neve nell’entroterra, le temperature sono salite repentinamente provocando il distacco della slavina, finita sugli escursionisti.
Al momento non è ancora dato sapere se i sei, nel momento della tragedia stessero salendo con le pelli sotto gli sci oppure fossero già in discesa. Spesso, infatti, le slavine vengono provocate dagli stessi sciatori che, al passaggio sulla neve fresca creano il distacco della coltre bianca. Sicuramente avevano tutti l'Artva, ovvero il sistema di rilevamento della posizione anche sotto le valanghe. Erano esperti dello sci alpinismo e, come spesso capita in questi casi, si è quasi certamente trattato di una fatalità. Sicuramente la Procura di Imperia aprirà un'inchiesta.
Ovviamente, nelle prossime ore verranno ascoltati gli altri cinque componenti della comitiva, due dei quali sono ricoverati all’ospedale di Mondovì. Oggi, come dicevamo, è il momento di pensare a Simone e alla sua famiglia. Imprenditore del settore oleario, il 44enne era stato Assessore al Turismo dell’Amministrazione alassina guidata dal sindaco Canepa.
In tanti, tra gli amici, lo hanno ricordato in queste ore come persona buona e appassionata di sport. Tra i ricordi anche quello del vice presidente della Regione, Alessandro Piana: “Purtroppo non ce l'ha fatta Simone. Una tragica notizia che ci lascia senza parole. Sentite condoglianze alla sua famiglia e una preghiera per lui”.
L’assessore alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone: “Ci uniamo al cordoglio dei familiari del ragazzo che hanno già ricevuto la notizia della tragedia dal personale sanitario del Santa Corona di Pietra Ligure. Una giornata di allerta meteo che si conclude, purtroppo, nel modo più triste per tutti noi”.
Il presidente Giovanni Toti: “Siamo vicini alla famiglia della vittima in questo momento di dolore. Le altre tre persone coinvolte, prontamente soccorse, stanno fortunatamente bene. La tragedia di oggi deve ricordare a tutti di evitare di mettersi a rischio con condizioni meteo difficili: nella zona infatti era stata diramata sia una allerta arancione per pioggia, sia una specifica allerta arancione per valanghe. Non vogliamo più piangere una giovane vittima come ieri sera”.
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