Si è spento ieri, all’ospedale di Pinerolo, dopo qualche giorno di ricovero, all’età di 83 anni. “È stata una morte dolce” racconta commosso Rino Lo Turco, vicino di casa e amico di Gianfranco Silecchia da 22 anni, che è stato al suo capezzale.
Silecchia era quello che si definiva “uomo Fiat”: negli anni Settanta era diventato direttore sportivo della squadra rally e il suo nome è stato associato da allora a quello di grandi uomini di sport, tra cui il pinerolese Luciano Trombotto, noto come ‘Lucky Rombo’, con cui fondò la Pinerolo corse.
Descritto come una persona dal piglio di un generale ottocentesco, quando si trattava di motori, Silecchia era “una persona leale e integerrima, ma anche dura, senza essere cattiva” racconta Lo Turco. Lui, che era stato anche al volante, guidava da dietro le quinte: “Era un vero dirigente, che lavorava per un obiettivo e che voleva che i suoi uomini potessero svolgere i loro compiti al meglio e in massima sicurezza. Era molto meticoloso nell’organizzazione – prosegue –. Non amava stare sotto i riflettori, preferiva che fossero gli altri a farlo”. Nella sua vita non c’erano, però, solo motori: “Amava anche la fotografia e la cinematografia, e in questi campi abbiamo fatto dei progetti assieme. Inoltre era un grande organizzatore di eventi” conclude Lo Turco.
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